tag:blogger.com,1999:blog-36521144544841409092024-03-13T00:41:08.333+01:00Romance in the city?Lisahttp://www.blogger.com/profile/17936262225325464292noreply@blogger.comBlogger103125tag:blogger.com,1999:blog-3652114454484140909.post-50632699593998595962014-07-01T00:02:00.001+02:002014-07-01T00:02:24.184+02:00Mr Willy Wonka - Il ritorno.Lunedì sera.<br />
Forse non tutti sanno che amo cantare, e infatti stavo cantando, poco, fa, <a href="http://youtu.be/XSXYu-3r1S8" target="_blank">Autumn Leaves</a>, una canzone degli anni '40 che trovo stupenda.<br />
Nel mentre, interrompe la mia solitaria performance canora via whatsapp nientepopodimenoche<a href="http://lisa-romanceinthecity.blogspot.it/2011/10/prove-dellevoluzione-5-mr-willy-wonka.html" target="_blank"> Mr. Willy Wonka</a>, informandomi che...<br />
Mr WW: "stanotte ti ho sognata... e ti chiamavo, nel sogno, Amonet [una divinità egizia]" <br />
Lisa: "Wow... quindi siamo nella mitologia..."<br />
<i>E lui non demorde...</i><br />
Mr WW: " e poi,ovviamente, facevamo sesso..."<br />
Lisa: "Dalla mitologia alla fantascienza! Favoloso!"<br />
<br />
Un consiglio?<br />
Se potete, riciclatela.Lisahttp://www.blogger.com/profile/17936262225325464292noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-3652114454484140909.post-10137452472182401892014-06-05T16:51:00.000+02:002014-06-05T16:53:17.977+02:00prove dell'evoluzione - io ho un'audiCosa succede, quando una donna in tacchi a spillo parcheggia in divieto di sosta e sta volando a un appuntamento di lavoro?<br />
Succede che incontra lo stronzo con l'Audi.<br />
<br />
Vedo correre verso di me un maniaco in pantaloni color kaki, camicia bianca e giacca di cotone nera, occhiali da sole vintage e sguardo minaccioso.<br />
<br />
Cafone: "Mi ha toccato la macchina!!!" strilla<br />
Lisa: "No, veramente no..."<br />
Cafone: "Ho visto la sua auto ondeggiare mentre parcheggiava"<br />
<br />
<i>(ma questo si apposta tutto il giorno a vedere le auto che ondeggiano?)</i><br />
<br />
Lisa: "Certo che ha ondeggiato, è passata su un tombino..."<br />
Cafone: "Comunque la sposti, è in divieto"<br />
Lisa: "Questo è un problema mio e dei vigili, mica suo"<br />
<br />
Mi avvio verso la porta, chiavi in mano.<br />
<br />
Il cafone mi insegue, bofonchiando qualcosa, poi esplode.<br />
"Non capisco perché non voglia spostare la macchina, io con la sua davanti non esco, l'avevo messa davanti a tutte apposta per non fare manovre!"<br />
<br />
<i>(E poi dicono che le donne non sanno guidare...)</i><br />
<br />
Lisa: "Senta, io devo andare al lavoro"<br />
Cafone: "E io ho un'Audi"<br />
<br />
Cyborgsirena alle stelle. Allarme stronzo in atto. Uscite di sicurezza attivate.<br />
<br />
Estraggo 50 euro dalla borsa e li porgo al cafone.<br />
Lisa: "Senta, è chiaro che lei non ha rapporti sessuali da diverso tempo e che nessuna donna verrebbe volontariamente insieme a lei. Perché non va a farsi una sveltina alla mia salute?"<br />
<br />
Il cafone osserva i soldi. Osserva me. Ondeggia leggermente. Si volta e se ne va, bofonchiando improperi.<br />
Rimetto via i 50 euro e me ne vado gongolando.<br />
<br />
Ancora una volta, giustizia è fatta.Lisahttp://www.blogger.com/profile/17936262225325464292noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-3652114454484140909.post-38832886406114438912014-05-26T10:01:00.000+02:002014-05-26T10:01:37.503+02:00...e sono TRENTA!!!Qualcuno ha detto che ho trent'anni, e dovrei smetterla di scrivere un blog di disgrazie amorose.<br />
Qualcuno ha detto che, proprio perché ho trent'anni, dovrei continuare a scrivere un blog di disgrazie amorose, in modo da ricordare quanto stavo male prima di Johnny (in effetti, da quando sto con lui ho molto meno materiale).<br />
<br />
Quello che importa è che oggi l'universo cospira a mio favore:<br />
<br />
- la radio mi ha accompagnata al lavoro con: Every breath you take dei Police; Heaven dei Depeche Mode; Space Oddity di David Bowie (ossia la canzone che voglio al mio funerale).<br />
<br />
- il Dio del parcheggio mi ha fatto trovare un posto sulle strisce bianche sotto il mio studio, in pieno centro.<br />
<br />
- Johnny... mi ha regalato <a href="http://lcdn.alostoura.com/80BC5D/alostoura/media/catalog/product/cache/1/image/9df78eab33525d08d6e5fb8d27136e95/5/4/546608-jc4240pp0zke0-1.jpg" target="_blank">questa</a> ! E io ho capito di averlo finalmente educato.Lisahttp://www.blogger.com/profile/17936262225325464292noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-3652114454484140909.post-82239306229277997912014-03-08T12:54:00.000+01:002014-03-08T12:54:53.234+01:00cronaca nera e rosaQuella che vi racconto stasera è una storia appresa ieri sera da una cara amica, che qui chiede venga usato lo pseudonimo di Miranda (Hobbes, ovviamente, da<i> Sex and the city</i>).<br />
<br />
Miranda è un giovane avvocato, che la scorsa settimana si è vista mandare in studio da un collega due clienti nigeriani.<br />
Uno dei due atti difensivi da redigere era in scadenza entro pochissimi giorni, così, nonostante le reciproche difficoltà di comprensione, decide di dar loro una mano e fargli il lavoro, tentando di spiegargli in cosa sarebbe dovuto consistere. Chiede loro di tornare il pomeriggio seguente, alle 15, con tutta la documentazione per redigere l'atto difensivo e di portare un acconto sul dovuto.<br />
<br />
Due giorni dopo, soltanto uno dei due clienti si presenta, alle 17.<br />
Niente male, due giorni e due ore di ritardo.<br />
Per fortuna che era urgente. <br />
Porta i documenti ma niente soldi.<br />
Miranda, nel frattempo, aveva fatto le indagini di rito e aveva verificato che poteva fare effettivamente qualcosa, ma sapeva anche per esperienza che se avesse fatto il lavoro senza nemmeno un acconto il tizio sarebbe sparito senza pagare nulla. Chiede quindi spiegazioni.<br />
Il nigeriano annuncia che l'altro amico sta arrivando con l'acconto.<br />
Aspettano fino alle 19:40.<br />
Nel frattempo, i colleghi dello studio se ne vanno, finché lei rimane sola.<br />
A quel punto, dopo una telefonata di sollecito, arriva l'amico, ma anche lui dice di non avere soldi. Non ha neanche i documenti.<br />
In compenso, si mettono a urlarle entrambi di fare il lavoro immediatamente.<br />
<br />
Miranda minaccia di chiamare la polizia e, a quel punto, magicamente spunta un acconto (meno di un terzo di quanto richiesto). Procede comunque con l'inoltro a mezzo pec, la fatturazione e il rilascio della ricevuta della pec inviata, per il "cliente" che ha portato i documenti, e in questo lavoro è "caldamente" sollecitata dai due.<br />
Poi, spera in cuor suo di non vederli mai più.<br />
<br />
I giorni seguenti, i due si introducono di continuo e furtivamente nel palazzo dello studio legale, aspettando che qualcuno apra il portone. Suonano poi il campanello della porta e, appena qualcuno la socchiude per vedere chi è, spingono e si introducono all'interno dello studio legale, andando dritti dritti da Miranda e urlandole che vogliono indietro i loro soldi.<br />
La cosa accade cinque volte in cinque giorni finché, esasperata, oggi Miranda decide di chiamare i Carabinieri, per affidare alle loro gentili cure i due loschi figuri. <br />
La parte comica è che i due nigeriani erano anche felici dell'arrivo dei Carabinieri, convinti di poter dimostrare che avevano subito una truffa da parte dell'avvocato, perché nel giro di cinque giorni dall'invio della pec non avevano ricevuto notizie sullo stato della loro pratica.<br />
<i>Forse non sanno che siamo in Italia.</i><br />
<br />
<i>Miranda inizia ad avere il dubbio che i due non abbiano capito un assoluto cazzo di quello che gli ha ripetutamente spiegato. </i><br />
<br />
Dopo due minuti dalla chiamata arrivano i Carabinieri, che saranno ricordati nei secoli come gli eroi salvatori della nostra donzella perseguitata.<br />
Miranda nota subito che uno è decisamente carino ma, date le circostanze, non ci fa molto caso.<br />
Iniziano a farsi spiegare l'accaduto da entrambe le parti. Controllano che Miranda abbia svolto il lavoro, la ricevuta della pec, lei esibisce anche la fattura (giusto per non dare adito a dubbi). <br />
<br />
Si esibiscono i rispettivi documenti (che i due nigeriani non hanno con sé ma di cui Miranda ha le fotocopie) e il pezzo di manzo dell'Arma fa notare a Miranda che ha la sua stessa età, sorridendo. La invita a tranquillizzarsi, dicendole che è tutto a posto, e poi impone "sit down" ai due che, concitati, iniziano a capire la situazione e vogliono darsela a gambe.<br />
Ai due nigeriani viene detto di non tornare mai più nello studio a dare fastidio e che lui lascerà all'avvocato il suo numero "per sapere se sono tornati".<br />
Effettivamente lascia il numero di riferimento, nome e cognome, con un sorriso che fa passare a Miranda ogni brutto pensiero della giornata. <br />
<br />
Poi se li portano via per accertamenti e, un paio d'ore dopo, Miranda riceve la chiamata del Carabiniere sul cellulare che la invita a formalizzare la querela in stazione.<br />
Dice che andrà lunedì e ringrazia per il servizio reso.<br />
Lui dice che spera di vederla, per la querela o "comunque in altre situazioni, spero più piacevoli".<br />
<br />
Tutto il genere femminile ringrazia l'Arma all'unanimità per questo fulgido esempio, raro ma esistente, di moderno eroe salvatore di pulzelle: tempestivo, autoritario, gentile e pure figo.<br />
<br />
Ringraziamo entrambi, ovviamente.<br />
Ma Miranda ha rivelato, in confidenza, che l'altro non era così figo.Lisahttp://www.blogger.com/profile/17936262225325464292noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-3652114454484140909.post-90296303119499290102014-02-25T12:17:00.001+01:002014-02-25T12:17:36.295+01:00prove dell'evoluzione - sesso a primaveraSesso a primavera.<br />
Un cliché, praticamente come il sesso a Capodanno. <br />
La primavera porta con sè quella voglia di passeggiate, di romanticismo, di fornicare sotto i salici piangenti nella luce dei tramonti che finalmente escono dal grigiore... invece no. Per alcune donne "primavera" vuol dire rincorrere il marito o il compagno che, in calore, si attacca a qualunque sottana svolazzante.<br />
E ti dici che forse era meglio restasse per sempre la bufera, nota portatrice di calze coprenti.<br />
Per altre vuol dire tenersi gli ormoni in tasca perché la baracca è chiusa per inventario.<br />
Per questo motivo sono passata d'urgenza a trovare le amiche di Milano, città impraticabile nel periodo invernale perché una gita nella metropoli con la pioggia equivale a una depressione di due settimane.<br />
<br />
Dopo aver detto arrivederci al mio giardino e al mio uomo, salivo sul treno e mi cullavo dolcemente nel riscaldamento a pallettone di trenitalia, viaggiando verso la mia città adottiva dei tempi dell'università.<br />
Mi rendo conto immediatamente che la situazione sentimentale delle amiche è davvero tragicomica, e meritava sul serio la convocazione d'urgenza della vecchia zia Lisa.<br />
<br />
Carla, che annusava odore di corna da diverso tempo, aveva ricevuto un paio di mesi prima la notizia che il compagno<i> se ne andava di casa perché si era innamorato della segretaria e voleva sposarla</i>.<br />
<br />
"Non lo facevo tipo da cliché"<br />
"Dice che lei è una donna forte, mentre io sono stata una compagna dolce e meravigliosa, ma non sono la donna della sua vita"<br />
Deglutisce un sorso di Martini mentre rimaniamo tutte ammutolite, incapaci di fare commenti.<br />
Il problema della convivenza è che è un matrimonio con diritto di recesso, senza carte per il duvorzio, avvocati e giudici.<br />
Loro non si erano mai sposati. Lui non credeva nel matrimonio. Così diceva. <br />
<br />
"Così, ecco, io... volevo vederla. Non l'avevo mai vista e mi aspettavo una strafiga ventunenne, sapete... una di quelle stagiste bionde con il rossetto rosa..."<br />
"E cos'hai fatto?"<br />
"Ho assunto un investigatore"<br />
"Cameriere, un altro giro. Abbiamo una rara malattia mentale, per cui dobbiamo bere un Martini ogni mezz'ora o ci mettiamo a urlare come delle scimmie lanciando forchette per il locale. Sputa il rospo, tesoro".<br />
"Mi arriva questo raro esemplare di manzo di investigatore privato, e dopo pochissimo tempo sono al corrente dei loro spostamenti e della loro routine. Così, un giorno, li aspetto sotto la nuova casa del mio... ex."<br />
"Bevi."<br />
"Ecco, lui... arriva con una cozza imperiale. Brutta, sciatta, secca. Al che non ce la faccio più. Mi avvicino."<br />
"E...?"<br />
"E lo guardo in faccia, tra il sorpreso, il divertito e lo scandalizzato: <i>Oh, tu, ma dopo tre anni insieme dovevi proprio piantarmi per una così brutta?</i> Ragazze mie, me ne sono andata da quel buco di appartamento alla velocità della luce, sollevata e... ho telefonato all'investigatore manzo. Usciamo domani."<br />
<br />
Per un attimo confesso che avevo temuto il peggio, ma tutto sommato Carla ha sempre avuto le palle.<br />
<br />
Quella che è veramente messa male, invece, è Daniela.<br />
Daniela è una ragazza madre, che ha preferito tenersi un figlio da sola piuttosto che accudirne due (il figlio e suo padre).<br />
E' sempre stata indipendente, almeno finché ha incontrato Luca. Bello, gentile, adorava il figlio di Daniela ed era innamoratissimo di lei.<br />
I primi mesi sono stati pieni di passione, almeno finché, un giorno, Luca si scusa senza alcuna ragione al mondo, annunciando che lui "in realtà non è un tipo molto sessuale".<br />
Daniela ci ride su.<br />
Da quel giorno è passato oltre un anno. <i>Non hanno più fatto sesso.</i><br />
Neanche una volta, eh.<br />
<br />Da qui il soprannome di Luca: lo pseudo-fidanzato; detto anche, per brevità, lo Pseudo.<br />
Io ignoravo che esistesse una categoria maschile che rifiuta il sesso, eppure con lui non c'è davvero verso: completini, seratine, cenette, giochini, sembrano non produrre alcun effetto sul sistema circolatorio del soggetto in questione.<br />
Una sera, sul divano, dopo diversi mesi di vita monacale, Daniela si inginocchiava sul tappeto per... avete capito... e lui, in risposta, le prende la testa fra le mani e, con voce premurosa, le chiede:<br />
"Amooore... ma cosa fai stellina? Non fare queste cose."<br />
<br />
Inevitabile il commento: "E dopo 'sta uscita, la neuro lo lascia a piede libero?"<br />
<br />
Ma Daniela, imperterrita, ha preferito parlare con lui del loro rapporto. Ossia fargli capire che, se non poteva avere il sesso in casa, sarebbe andata a cercarselo fuori.<br />
"Ho capito stellina, hai bisogno di distrarti. Stasera ti porto a fare un'esperienza diversa per farmi perdonare."<br />
<i>Cazzo, allora ha delle perversioni. Questo spiega tutto.</i><br />
<i>Beh, se è l'unico modo per recuperare il rapporto, andiamo a vedere cosa gli piace.</i><br />
<br />
Lo pseudo passa a casa di Daniela alle 19 in punto.<br />
Lei scende con un abitino nero e il tacco 12.<br />
Lui ha la macchina piena di scatoloni ed è praticamente in tuta.<br />
<br />
"Traslochi?" chiede lei, nel terrore più cieco.<br />
<i>O vuoi farmi a pezzi e mettermi negli scatoloni?</i><br />
"Ahahahahah no amore, voglio che facciamo un'esperienza diversa per cementare il nostro rapporto! Per questo ho messo negli scatoloni tutti i miei vecchi libri e adesso ce ne andiamo insieme al Libraccio!"<br />
"Oh, ma tu non sei a posto!!!"<br />
<br />
All'unanimità decretiamo che no, Luca non è a posto.<br />
Anche il vicino di tavolo, soggetto impresentabile a chicchessia, brutto e con maglione a rombi nei toni del vinaccia, concorda. Probabilmente ascolta la nostra conversazione da almeno quindici minuti.<br />
<br />
"Penso anch'io che il suo uomo non sia a posto, signorina. Perché non esce con me, invece che con lui? E' primavera!"<br />
<br />
Interviene zia Lisa:<br />
"Appunto, c'è il sole. Provi a tornare quando c'è nebbia a banchi, magari le strappa un appuntamento."Lisahttp://www.blogger.com/profile/17936262225325464292noreply@blogger.com14tag:blogger.com,1999:blog-3652114454484140909.post-11847888998885841852014-01-01T20:52:00.001+01:002014-01-01T21:00:43.293+01:00compilation di casi umani 2014Essendo una persona relativamente normale, credi che andare a ballare a Capodanno con il tuo gruppo di amici e il moroso sia il miglior modo di iniziare l'anno.<br />
Quello che non sai è che la serata, per te e le tue amiche, si rivelerà per una buona metà un insieme di mosse strategiche per fuggire da casi umani ubriachi mai visti prima.<br />
<br />
Dopo un cenone molto più che abbondante, verso l'1:30 ci dirigiamo verso il locale prescelto, che promette musica dark wave in due sale fino alle 6:30.<br />
Per l'occasione, ho scelto un vestitino in stile Alice nel paese delle meraviglie versione Tim Burton, anfibi neri e giubbino di pelle. Giulia sfoggia un vestitino nero con la schiena scoperta e lustrini neri. Johnny mi ha fregato la cravatta nera e non vedo l'ora di portarlo a casa. Chiara ha buttato giù 7 kg, Laura ha cambiato taglio di capelli e i rispettivi morosi sembrano avere una buona serata.<br />
Appena entrati, scopriamo che una delle "due sale" è l'antibagno, in cui è stata montata una piccola consolle con uno strobo antiepilettici.<br />
Di fianco alla consolle, incredibilmente, avvistiamo un collega conosciuto a un corso di formazione, anche lui bardato di nero, che letteralmente ci si arrampica addosso strillando: "Ma cosa ci fate qui? Non sapevo che ascoltaste questa musica! Lo sapevo che eravate due grandi!" e si unisce al gruppo.<br />
Fin qui tutto bene. Brillotto ma va bene.<br />
<br />
Dopo cinque nanosecondi nell'unica sala degna di questo nome, i sederini iniziano a sentire il ritmo e a volersi agitare.<br />
Sennonché il collega, che qui chiameremo l'Asciugone, desidera fare conversazione.<br />
<br />
<i>NOTA DAL CYBORGRADAR: gli Asciugoni sono esemplari fortunatamente abbastanza rari, così definiti perché, come gli Asciugoni Regina, "non la finiscono mai".</i><br />
<i>Sovente hanno la pessima abitudine di parlarti a tre centimetri dalla faccia, avere una mira infallibile nello sputarti negli occhi e possedere una fiatella che fortunatamente, nel caso di specie, corrispondeva a Vodka alla pesca (non vi dico cosa succede quando bevono la grappa).</i><br />
<br />
Si avvicina e comincia a raccontarmi la storia infinita sulla bellezza del corso di formazione sostenuto insieme, in cui ha imparato veramente molto.<br />
<i>Come spiegargli che sono felice di vederlo ma sono le due di notte di Capodanno e il lavoro è un argomento inappropriato?</i><br />
Nel farlo, grida a due centimetri dalla mia guancia, creando un effetto da tunnel del vento e sputacchi sul mio caschetto piastrato, che più di ogni altra cosa teme l'umidità.<br />
"Ti dispiace urlare un po' più lontano? Ci ho messo mezz'ora a farmi la piega".<br />
<br />
Riesco a scollarmelo non appena arriva Johnny coi cocktail: colgo l'occasione per mettergli un metro di lingua in gola e far capire ad Asciugone come stanno le cose.<br />
Immediatamente, l'esemplare in questione vira su Giulia, il cui moroso sta lavorando dall'altra parte dell'Italia e quindi sembra apparentemente più accessibile.<br />
Finalmente si balla, e dopo tre canzoni mi giro per monitorare la situazione: i capelli di Giulia svolazzano ancora, la vedo indietreggiare gradualmente (mentre lui, chiaramente, continua imperterrito ad avvicinarsi) mi lancia uno sguardo disperato e, prima di vederla bucare il muro con la ritirata, mi decido ad andare a salvarla.<br />
<br />
Giulia: "mi ha sputato in un occhio! Ma come ha fatto? Ho gli occhiali!"<br />
Lisa: "eh cara mia, Pirlo fa un corso speciale per lo sputo a cucchiaio, non c'è barriera che tenga" (questa la capiranno solo gli uomini).<br />
<br />
Mettendoci in salvo, incrociamo Diego, moroso di Chiara, che offre un giro di shots a tutti e ci presenta un nano.<br />
Sì, ho detto un nano.<br />
No, non sto scherzando.<br />
Per presentarsi, il piccoletto non trova di meglio da fare che cadermi nelle tette.<br />
<i>Ok, daccapo: tira Johnny per la cravatta e mettigli un metro di lingua in gola. No, Lisa, non puoi picchiare uno che ti arriva alle tette.</i><br />
Il nano vira sulla povera Giulia, cercando di arrampicarsi su una colonna per fare conversazione. <br />
Lascio Johnny in pista con Diego e tiro Giulia in bagno, dove uno strobo assassino accompagna le felici danze dei pochi coraggiosi della "seconda sala".<br />
Lì incontriamo Filippo e Laura e passiamo dei minuti tratte in salvo da tutto ciò, almeno fino a quando Laura e Giulia vanno in bagno e Filippo tenta di succhiarmi il collo. Proprio mentre sua morosa Laura, mia amica storica, sta uscendo dal bagno.<br />
Litigio di Capodanno.<br />
Io e Giulia fuggiamo verso la sala grande, trovando Johnny che balla sotto le casse, lontano da fenomeni da circo di vario genere.<br />
<br />
Fenomeni da circo che, appena cerchiamo di goderci la serata, si riavvicinano.<br />
L'Asciugone ricomincia a dirmi le stesse cose di prima, con la sola differenza che si è dimenticato del mio discorso sull'urlare lontano dei miei capelli.<br />
Decido di informarlo che è vietato alitarmi in faccia e sputarmi nell'orecchio.<br />
Ride e non sembra comprendere.<br />
"MI STAI SPUTANDO ADDOSSO!!!"<br />
<br />
Quindi accade ciò che farà ricordare Johnny come "salvatore della patria" per i secoli a venire: si avvicina, chiede all'Asciugone se gli concede un ballo con "le sue donne" e ci porta via entrambe, verso un pezzo di pista davanti al bancone, dove finalmente riusciamo a ballare fino alle 6 mentre: Filippo e Laura litigano perché "lui ci prova sempre con le sue amiche", Diego balla col nano e Chiara collassa su un divanetto.<br />
<br />
Come felice conclusione della serata, alle ore 7:30 del mattino Johnny prepara paccheri al radicchio e brie, dicendo che me li sono abbondantemente meritati. <br />
<br />
Tutto sommato, un Capodanno da ricordare.<br />
Buon 2014 a tutti!!!!Lisahttp://www.blogger.com/profile/17936262225325464292noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-3652114454484140909.post-67430849496924883972013-12-24T15:10:00.001+01:002013-12-24T15:22:43.456+01:00Natale con la stronzaE' risaputo in varie zone del pianeta che per colpa dei Re Magi siamo costretti a spennarci ogni Santo Natale.<br />
Quest'anno, la sottoscritta ha deciso di darci dentro, ma... con un po' di brio.<br />
<br />
Io e Johnny passeremo il Natale con la sua famiglia. Dopo aver
tentato in tutti i modi possibili di oppormi, ho solo guadagnato un muso
lungo per tre giorni.<br />
<br />
Forse vi starete chiedendo il
motivo della mia ostilità: ha due sorelle peggio di Anastasia e
Genoveffa, e sua madre è la matrigna cattiva.<br />
<br />
Le cyborgfemmine, come sicuramente saprete, si evolvono, e la giovane Lisa ha deciso di indossare i nuovi panni della nuora e cognata amorevole in un modo tutto suo. <br />
<br />
Dovete sapere che ogni volta che sua madre organizza una cena e ti invita, ti fa fare la fame a finocchi crudi e una coscia di pollo a testa, e poi ti dice che mangi troppo: non vorrai mica che lui ti lasci, vero?<br />
Mai una volta che pulisca il bagno, quindi se ti devi lavare le mani prima di metterti a tavola ti fanno il muso lungo sia lei che le figlie perché "mica possono pulire per te" (ma chi vi ha chiesto niente? Ho chiesto se posso lavarmi le mani!)<br />
Per ingraziarmi la madre di Johnny, qualche tempo fa le ho inviato una copia del mio libro con dedica.<br />
Risultato: nessun commento, neanche una telefonata di ringraziamento.<br />
Dopo un paio di mesi, chiedo se è arrivato il pacchetto, e la risposta è stata: "è arrivato, ma non è che io abbia tutto 'sto tempo di leggerlo".<br />
Per lei, in arrivo per Natale un maglione extralarge di un colorino osceno.<br />
<br />
E cosa dire di sua sorella? Alta 1,75 cm, pesa 55 chili e appena mi ha vista mi ha detto:<br />
"Non preoccuparti per il tuo corpo: anche se sei grassa, l'importante è che lui ti ami lo
stesso" (<i>'a Biafra, ma se sono una 42!?!?!?</i>).<br />
"Certo che mi ama, agli uomini non piacciono mica i culi secchi!"<br />
"Io non ho il culo secco!"<br />
"Ma certo che no, dicevo in generale!"<br />
<br />
Da quel giorno io e sua sorella ci odiamo. E neanche troppo cordialmente.<br />
Ogni volta che mi tocca andare dalla famiglia a dormire, rimarca 40 volte che "la facciamo lavorare, e lei ha mal di schiena". Dovreste vedere la faccia quando le si chiede un asciugamano pulito, sembra che debba fare il bucato per giorni per dartene uno.<br />
"Piuttosto, ho bisogno di un passaggio tra due giorni: siccome devi andare a Ostuni, perché non mi porti a Gallipoli (che è dall'altra parte del mondo)?"<br />
<br />
Per vendicarmi di tutte le angherie della stronza, dato che non ha un uomo dai tempi del colera e si mangia le unghie, per lei sono in arrivo sotto l'albero un colletto gioiello molto sexy e uno smalto glitterato.<br />
Naturalmente, con un bigliettino molto affettuoso e disegnato da me: non sono dolcissima?<br />
<br />
Passiamo ora alle cose serie, con una carinissima idea di Natale che mi è stata suggerita dalla mia amica Isabella per il moroso/morosa.<br />
<br />
Prendete un barattolo e diversi bigliettini natalizi. Potete stamparci cuori, fiocchi, alberi di Natale, mutandine rosse & affini.<br />
Su ogni biglietto scrivete "coupon" e, sotto, sbizzarritevi!<br />
<i>Coupon per una colazione a letto, preparata e servita.</i><br />
<i>Coupon per un film al cinema a tua scelta.</i><br />
<i>Coupon per una cena romantica cucinata in casa.</i><br />
<i>Coupon per un massaggio da 40 minuti.</i><br />
<br />
E così via, così via, così via.<br />
Rimpite il barattolo, mi raccomando!<br />
<br />
E pensatemi domani: ho molta paura di fare a botte con la sorella per lo smalto glitterato.<br />
Buone feste a tutti!!!Lisahttp://www.blogger.com/profile/17936262225325464292noreply@blogger.com11tag:blogger.com,1999:blog-3652114454484140909.post-81306349453496829612013-12-06T12:22:00.002+01:002013-12-06T12:22:40.785+01:00ricatto moraleQuando la persuasione non basta.<br />
Quando ci vogliono i ferri corti.<br />
Quando è questione di principio.<br />
Quando attentano alla mia salute.<br />
<br />
Dopo aver tappato tutti gli spifferi della casa con la MIA pinzetta per le sopracciglia, in casa fa più freddo di prima.<br />
Me ne accorgo perché uscendo dalla doccia rischio l'assideramento.<br />
Perché non posso guardare un telefilm senza coperta.<br />
Perché se vado in bagno di notte batto i denti. <br />
Guardo il termostato: 18 gradi. <br />
<br />
Ora, la comunità scientifica unanimemente ritiene che la temperatura ottimale per un essere umano vada dai 21 ai 23 gradi.<br />
Dopo aver gentilmente fatto presente questo fatto alla mia dolce metà e aver compreso che l'attentato alla mia salute è stato portato avanti per "risparmiare sulla bolletta" (come se fossero i 10 euro a cambiare il mondo... come se <u>avessimo</u> il problema dei 10 euro!), ho ottenuto di poter alzare i termosifoni a 20 gradi. E va bé, compromesso.<br />
<br />
Sapete per quanto li ha lasciati? Due ore.<br />
Finito il sesso, non mi sono accorta che li aveva riabbassati di soppiatto. <br />
<br />
Mi sveglio col raffreddore.<br />
Guardo il termostato.<br />
18 gradi. <br />
<i>Se lo piglio lo ammazzo col machete.</i><br />
<br />Mattina presto.<br />
Urla da Banshee.<br />
"Ma mi prendi per il culo?!"<br />
"Ma se ogni volta che entro mi si appannano gli occhiali! Qua dentro fa caldo!"<br />
"Non fa caldo! Ti si appannano gli occhiali perché fuori ci sono meno 3!!!"<br />
<br />
Mi manda a fanculo.<br />
Alzo il termostato a 21.<br />
Lo riabbassa a 18. <br />
<br />
Ma dove siamo, nel dopoguerra?<br />
Ma che è, il Libro Cuore?<br />
Cosa sono 'ste manie da Oliver Twist? <br />
<br />
<br />
Passano le ore.<br />
Sarebbe un giorno speciale, oggi.<br />
Il fedifrago si avvicina.<br />
Eh, lo so io cosa vuole.<br />
"Col cazzo che mi spoglio, fa freddo. E dimenticati il babydoll, la biancheria di pizzo e tutte quelle cose che presuppongono un clima decente".Lisahttp://www.blogger.com/profile/17936262225325464292noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-3652114454484140909.post-17419814699754785162013-12-02T12:22:00.003+01:002013-12-02T12:22:36.337+01:00io e Johnny- MacGyverAvere un uomo in casa è una grande benedizione: per scienza infusa, un uomo conosce cose delle quali non sospettavi l'esistenza.<br />
Lui sa che le punte del trapano sono intercambiabili e che per fare i buchi sul muro senza far crollare metri di intonaco ci vogliono delle robine chiamate fischer.<br />
Lui sa che, quando qualcosa si inceppa, si incastra o si blocca, agitarsi e urlare contro l'oggetto inanimato è inutile: bisogna agire.<br />
<br />
Quando sono andata a vivere con Johnny, sapevo che cucinava bene, sapevo che era bravo a letto e sapevo che sapeva cavarsela con un sacco di lavoretti.<br />
Non sapevo che fosse MacGyver.<br />
<br />
L'altro giorno, è rimasto un'ora sullo sciacquone rotto con la cassetta degli attrezzi, mentre io piagnucolavo che bisognava chiamare l'idraulico.<br />
Alla fine, lo sciacquone funzionava.<br />
<br />
Ieri ha percorso la casa con aria animalesca, annusando ogni anfratto nascosto da perfetto segugio; quindi, ha decretato che "il riscaldamento sta andando a manetta perché le finestre non hanno le guarnizioni sui cardini e fanno spifferi per tutta la casa".<br />
<br />
Io lo guardo preoccupata, mentre preparo l'aperitivo e mi si asciuga lo smalto: cos'avrà voluto dire?<br />
Improvvisamente, accade.<br />
<br />
Accade quello che temevo e non vedevo dai tempi del trasloco: Johnny sta per buttare per aria la casa per almeno tre ore. Lo vedo schizzare in garage e tornare con la cassetta per gli attrezzi.<br />
Gesù, devo fermarlo o dovrò pulire tutta la notte. <br />
<br />
(melliflua) "Amore, cosa fai?!"<br />
Silenzio.<br />
(più forte) "Tesoro, posso darti una mano?"<br />
Produce un verso a metà fra un "no" e un grugnito.<br />
"Vuoi l'aperitivo?"<br />
"Vammi a prendere la guarnizione"<br />
"Per le tartine dell'aperitivo? :)))" (<i>forse ho detto la parola magica!!!</i>)<br />
"Amore, è una cosa nera e lunga, una cordicella soffice che si trova in salotto". <br />
"Ahhhh... ok, capito. E qualcosa mi dice che non va sulle tartine."<br />
<br />
Trovo effettivamente, in salotto, una strana biscia adesiva, mentre sento che lui si è messo a trafficare producendo degli strani rumori.<br />
<br />
Improvvisamente, lo fa.<br />
<br />
Prende la mia limetta per le unghie e la usa per incastrare la biscia adesiva nella finestra.<br />
"Ehiiii!!!! Fermo!!! Quella è per le unghie, MacGyver!!!"<br />
"Sì, scusa."<br />
Allunga la mano e LO FA DI NUOVO!!!<br />
Prende la mia pinzetta per le sopracciglia e la usa per incastrare quella dannata cosa nella finestra.<br />
"E quella va sugli occhi...!!!"<br />
Non ho scelta: devo salvare le mie proprietà per la cura del corpo dalle sue grinfie malefiche.<br />
Porto tutto al piano di sopra.<br />
Passano altre due ore di finestre spalancate e strani rumori, in cui rimango appallottolata e nascosta come un gatto.<br />
<br />Oggi in casa fa caldo.<br />
<br />
Avere un uomo in casa è una grande benedizione, ma se si azzarda di nuovo a usare la mia pinzetta per le sopracciglia come MacGyver, lo faccio dormire in giardino.Lisahttp://www.blogger.com/profile/17936262225325464292noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-3652114454484140909.post-46385639781889535702013-11-26T13:32:00.001+01:002013-11-26T13:32:18.126+01:00007, missione cornaEeeeehhh.<br />
Ebbene sì.<br />
<br />Niente riparazione alla cyborgsirena.<br />
Funziona benissimo.<br />
<br />
Dunque, ecco il resoconto promesso.<br />
Arrivo sotto il portone dello studio di colui che ormai abbiamo definito "IlDioDelSettore" (vedi post precedente) e che ha promesso mirabolanti prospettive lavorative.<br />
Vediamo in che settore. <br />
Suono il campanello.<br />
Nessuno mi chiede chi è, il portone si apre.<br />
Come nei film horror.<br />
<br />
Imperturbabile, salgo lo scalone affrescato (una volta) e mai restaurato.<br />
Sento una porta sbattere ed esce IDioDelSettore, che si mette la giacca in corsa.<br />
"Ciao Lisa, che piacere vederti!"<br />
"Buonasera!" (<i>col cazzo che ti do del tu, furbacchione</i>)<br />
<br />
"Mi dai ancora del lei?" sorride<br />
"Scusi, mi è scappato".<br />"Mh. Va bene. Andiamo a prendere un aperitivo? Dopo casomai ti faccio salire in studio, se vuoi"<br />
"Va bene..."<br />
<br />
Ecco, basterebbe già questo per capire, immagino.<br />
Ma andiamo avanti e vediamo come procede la serata con ZeroZeroSette, missione CornaAllaMoglie. <br />
<br />
"E così, ho visto dal tuo curriculum che convivi..."<br />
<i>Te l'ho mandato apposta...</i><br />
"Sì, in effetti sì... lui è splendido, mi dà anche una grande mano in casa e cucina benissimo"<br />
"Sai, se non fossi sposato ti chiederei di conoscerlo, quest'uomo!"<br />
"Perché, le serve una colf?"<br />
"No, perché ti ha portata via"<br />
<i>Guardo la fede al dito, insistentemente.</i><br />
"Che carino... perché, avevi dei piani per il nostro futuro?"<br />
"Beh... no... non lo so... una specie."<br />
"Capisco." <br />
<br />
Dopo un'oretta di chiacchiere e risate, ci dirigiamo verso lo studio.<br />
Inutile dire che non mi ha fatta salire.<br />
Inutile dire che non ha offerto le promesse prospettive di lavoro.<br />
Inutile dire che non l'ho più sentito.Lisahttp://www.blogger.com/profile/17936262225325464292noreply@blogger.com14tag:blogger.com,1999:blog-3652114454484140909.post-82435794883185253222013-11-20T12:52:00.001+01:002013-11-20T12:52:07.409+01:00incidenti diplomatici - accorciare le distanze?Tutti ben sappiamo quanto sia difficile accapparrarsi un buon posto di lavoro, oggi.<br />
La flessibilità lavorativa impone un'eterna gavetta, in cui sgomiti e fai straordinari per avere due dita in un occhio e, quando finalmente iniziavi ad ambientarti, devi cambiare lavoro, spesso anche settore, e ricominciare a sgomitare per due dita in un occhio.<br />
Alla fine, mi sono messa in proprio.<br />
Faccio la fame come prima, ma almeno lavoro meno ore. Non ho abbandonato, comunque, l'idea di trovare il mio ambiente lavorativo ideale. Partecipo attivamente a corsi di formazione e invio curriculum e lettere di presentazione con la velocità di uno pterodattilo.<br />
<br />
E a un corso di formazione, mi trovo a parlare con il dio del settore in cui vorrei lavorare.<br />
Teneva alcune lezioni e sgambettava a due centimetri dai nostri nasi: alla prima lezione, chiede ad alcuni del corso di leggere i propri elaborati.<br />
La terza malcapitata sono io e, sorridendo, mi dice "perfetto".<br />
Invio qualche elaborato da casa, come richiesto, e la risposta è sempre: perfetto.<br />
<br />
Ci troviamo, quindi, a parlare alla fine delle lezioni delle materie del corso e delle più recenti opinioni sul punto.<br />
Tutto in modo molto professionale e, a tratti, paterno. E' interessato alla mia esperienza lavorativa, sembra partecipe anche quando gli racconto delle attuali difficoltà e si offre di aiutarmi a trovare un buon posto di lavoro, perché "così è sprecata".<br />
<br />
Al termine del corso, dopo una mia brutta influenza, mi prende la mano fra le mani e, continuando a stringerla, dice: "Lisa, non voglio fare pronostici sul tuo futuro lavorativo, ma volevo dirti che hai tutte le carte in regola per riuscire". Ci scambiamo i numeri di telefono, altre due chiacchiere e poi mi saluta dicendo "Vada, altrimenti la faccio ammalare di nuovo, con questo vento."<br />
<br />
Bene.<br />
Passa qualche giorno e gli invio l'ultimo elaborato del corso, corredato da e-mail formale, alla quale risponde che "il Lei possiamo anche lasciarlo da parte, fra colleghi" e che sarebbe un peccato interrompere la nostra conoscenza. Se passo vicino al suo studio, mi chiede di chiamarlo senza indugio, anche solo per un caffé.<br />
<br />
Ora.<br />
Forse sono maliziosa.<br />
Forse lui è una persona particolarmente calorosa.<br />
<br />
Sta di fatto che NON siamo colleghi: lui è dio, mentre io non ho nemmeno l'abilitazione alla professione, che spero di conseguire quest'anno.<br />
Ogni dubbio appare legittimo: bisogna far capire al soggetto
che sono lusingata e che mi fa tantomaveramentetanto piacere, ma che
non si faccia strane idee.<br />
<br />
Come cavarsi dagli impicci in questi casi?<br />
Ho letto da qualche parte che è molto scortese rifiutare il "tu", ma che è sempre meglio trovare un modo, se si è giovani e carine, per evitare di accorciare le distanze e dar luogo ad avances.<br />
<br />
Spero che la mia diplomatica risposta sia utile anche ad altre: lo ringrazio per la bella e-mail e dico che certamente non mi dà fastidio che mi dia del tu ma che mi perdoni se, per abitudine e per rispetto, mi scapperà ancora del lei. Comunico che sarò nei pressi del suo studio, per motivi di lavoro, il tal pomeriggio ma che, se per precedenti impegni o poco preavviso non dovessimo incontrarci, mi capita spesso di passare di lì e non mancherà occasione.<br />
Invio quindi il mio curriculum, se dovesse presentarsi qualche opportunità lavorativa.<br />
<br />
Naturalmente, nel caso vada tutto liscio, aggiornerò nei commenti questo post, prevedendo la riparazione della cyborgsirena.<br />
Se dovesse uscirmi qualche rispostaccia, avremo un nuovo, divertente post.Lisahttp://www.blogger.com/profile/17936262225325464292noreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-3652114454484140909.post-10266639640685078092013-10-31T14:42:00.000+01:002013-10-31T14:54:03.924+01:00casi clinici - pericoli del sadomasoForse questo post non rimarrà un caso isolato e inizierò una saga sulle mode sessuali del nuovo millennio.<br />
Anche il sesso, infatti, fa tendenza: non lo sapevate? Circa il 10% dello spazio delle riviste femminili è dedicato a ciò che è cool a letto. Così, dopo il periodo del sesso orale, del sesso a tre e delle freudiane ricadute anali degli anni '90, oggi le riviste tentano di convincerci a farci legare, picchiare, rinchiudere con la testa in una gogna e dedicarci ad altri divertimenti simili.<br />
<br />
Alla fine degli anni '90, ad esempio, il sesso anale passava da casus belli della caduta di Sodoma e Gomorra a un simpatico argomento di conversazione da pausa pranzo.<br />
Ricordo ancora quel giorno in cui, davanti a un'insalata con tonno, mi trovavo mio malgrado ad origliare una conversazione del tavolo a fianco, che verteva appunto sulle gioie del sesso anale:<br />
femmina1: "ma tu questo sesso anale l'hai mai provato?"<br />
femmina2: "tesoro, sai come chiamano il mio culo a Milano? La caveeerna delle meraviiiiglie!"<br />
Inutile dire che non ho finito l'insalata.<br />
<br />
Ebbene, oggi ci troviamo di fronte a vere e proprie mostruosità da letto.<br />
Leggevo, su Cosmopolitan, un articolo su come fare sesso da sobrie.<br />
Come se la maggior parte delle donne sul pianeta non si divertisse a letto, se non dopo avere ingurgitato almeno 3 cocktail. Alcune delle tematiche affrontate dall'articolo in questione erano:<br />
- "motivi per non fare sesso da brille: al mattino non ricordi più il suo nome!" (<i>scusate, ma abbiamo detto "brille" o "sbronze da coma etilico"?</i>)<br />
- "vuoi sentirti come se fossi brilla e priva di inibizioni? sfoca lo sguardo!" (<i>confesso che questa non l'ho capita: vuoi dire che godo di più se guardo il mio compagno di giochi con gli occhi da triglia strabica?</i>)<br />
- "alzati nel cuore della notte a fare pipì e, poi, fai sesso con lui: al mattino avrai la stessa sensazione di quando hai un rapporto da ubriaca e potrai chiederti se è successo davvero o l'hai solo sognato" (<i>io mi rivolgerei agli alcolisti anonimi, cara giornalista</i>)<br />
<br />
Ma veniamo ora ai giochi sadomaso, cui è dedicato questo post.<br />
Molti di voi avranno sicuramente sentito parlare del BDSM e dei contratti di sottomissione che vengono sottoscritti, anche tra coppie sposate, per mantenere costante la tensione erotica dei giochi in questione.<br />
Secondo questi contratti, la schiava (o lo schiavo) s'impegna a rivolgersi al proprio partner sempre con deferenza e chiamandolo "master" (o "mistress"); il contratto fissa, inoltre, per iscritto le parole d'ordine per interrompere il gioco quando si fa troppo spietato, e altre amenità del genere.<br />
Sembra anche divertente... per una settimana.<br />
Sulle riviste, le modaiole del sesso non mancano di invitarci a farci legare con foulard, bendare con cravatte, frustare con le cinghe. Alcune si lanciano in lezioni di pissing e sponsorizzano mode cinesi sull'incredibile esperienza di farsi bendare con le mutande zozze.<br />
Interrogando un maestro di shinigami sul punto, venivo a conoscenza di altre tecniche di piacere consistenti nel provocare una leggera asfissia nell'amante o nel chiuderle testa e mani in una gogna per mantenerla inerte. <br />
<br />
Quello che forse in pochi sanno è che tecniche del genere, antichissime, sono presenti anche nel classico dei classici della letteratura erotica: il kamasutra.<br />
Secondo questo manuale d'amore, esistono decine di tipi di morsi e graffi diversi, da accoppiare a numerosi tipi di grida, che i partner reciprocamente si infliggono, portando una "sana lotta" nella camera da letto. Si sottolinea anche chel'arte amorosa è un dare e ricevere reciproco, per cui "se lei bacia lui, lui bacerà lei; se lei batte lui, lui batterà lei".<br />
Apprendiamo così di una parità dei sessi anche in epoche molto remote. <br />
Il kamasutra passa, poi, a enumerare le serie infinite di colpi (leggi: botte da orbi) che si possono infliggere al partner durante il rapporto con le mani, con i piedi, o con l'ausilio di aghi, mazze e cunei.<br />
Insomma, gli antichi indiani se le suonavano di santa ragione. <br />
L'autore del testo, tuttavia, sconsiglia giochi sessuali di questo tipo, che reputa barbari a causa degli esiti infausti che possono provocare quando l'uomo, in estasi, perde il controllo della forza dei colpi.<br />
Narra, quindi, la storia di una concubina e del suo sultano, dediti a giochi di questo tipo, per i quali si servivano di un cuneo.<br />
Un triste giorno il sultano, durante un rapporto sessuale, uccise per sbaglio la concubina, conficcandole un cuneo nel cranio.<br />
<br />
Morale della favola?<br />
Se proprio volete sperimentare, imparate della storia, magistra vitae, e lasciate gli attaccapanni molto lontani dal letto!Lisahttp://www.blogger.com/profile/17936262225325464292noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-3652114454484140909.post-24062361103066762512013-10-15T17:37:00.003+02:002013-10-15T17:54:24.956+02:00quando il gatto non c'è...... le tope ballano. <br />
Così credevo, preparando la mia meravigliosa bici rosa fluo e viola anni '90 e meditando di perdere quei quattro chili di disoccupazione.<br />
Il manzo se n'è andato a Milano per una settimana, a un corso di formazione. Nel frattempo, Lisa sfama tutti i gatti della zona, cambia il colore delle unghie ogni due giorni, si taglia la frangetta, tinge i capelli di nero e fa tutte quelle cose che con Johnny in casa sono vietate: mettersi a dieta, infilare i coltelli in lavastoviglie con la lama verso il basso evitando di bucarsi una mano (lui dice che così non si lavano), bersi una moka intera di caffé, guardare Masterchef USA, leggere Ouspensky senza essere interrotta da improvvise voglie sessuali in cui, puntualmente, il libro finisce scaraventato in qualche angolo angusto e io perdo il segno.<br />
<br />
Punto primo: mettersi a dieta. Ci vuole del moto.<br />
Bicicletta rosa fluo: mi ricorderò come si usa? ingrano, pedalo... SBAM.<br />
Borsa a terra. Già, non ho messo la tracolla.<br />
Osservo meglio le conseguenze di SBAM.<br />
Penna Montblanc crollata sul pavimento di pietra del garage.<br />
Lacrime di vero cordoglio nel vedere il tappo rodiato di fottuto platino spezzato in due.<br />
<br />
Cyborgsirenaululante da disastro nucleare. <br />
<br />
<i>Bene</i>, mi dico ottimista, <i>niente argine: si va in centro a vedere se mi cambiano il tappo della penna, perché svariate centinaia di euro per ricomprarla non li ho. E poi, è un regalo della persona più cara che ho al mondo, il mio amico F.</i><br />
<br />
"Certo che si può cambiare: sono 102,00 euro"<br />
"Di tappo?!"<br />
"Eh, è platino..."<br />
"Ma è rodiato, cristiddio!"<br />
"Rodiato platino"<br />
"Va bene, va bene. I due euro li ho giusti."<br />
Commesso iperstronzo di negozio di penne milionarie di fianco a Gucci non capisce, naturalmente, la battuta.<br />
Ma io insisto.<br />
"Sconto studenti?" chiedo, con un sorriso mellifluo.<br />
A quel punto mi guarda e ride di gusto: <i>vorrà dire che sembro vecchia? </i><br />
No: a giudicare da quello che lui sta indicando dopo il mio sguardo offeso, vuol dire che ho lasciato sul bancone la tesi di laurea che devo spedire in facoltà per l'esame di dottorato, con sopra scritto <b>2010</b>.<br />
"Mi è simpatica: scelga il portaborse di Swarovski del colore che preferisce, glielo regalo, così non le cade più la borsa".<br />
Figo. Ottimo. <br />
<br />
Torno verso casa con le mosche nel portafoglio a bordo della mia bici che, però, mi abbandona dopo il passaggio a livello: la catena è incastrata.<br />
<i>MAAAaaaccheccazzo, santiddio!!!!</i><br />
<br />
Due km di trasporto bici dopo, con umidità del 300%, vedo il cartello lasciato dal mio angelo custode: "<u><b>riparazione bici</b></u>".<br />
<i>Eh, lo sapevo che una doveva andarmi dritta oggi! </i><br />
Un figo della madonna mi fissa dal negozio. Bello, rasato, occhioni grandi, piercing (forse anche sulla lingua?).<br />
Io faccio finta di niente e, con la bici a mano, continuo a fissare il cartello come se ci fosse scritto "<i>oggi porchetta gratis</i>".<br />
<br />
Lui: "Che è successo?"<br />
"Si è incastrata la catena"<br />
Esamina la bici: "Incastrata per bene, eh?"<br />
"Eh..."<br />
"Dai, mettiamola qui che adesso la sistemiamo. Non fare quegli occhioni tristi, ti prego."<br />
"Grazie..." <br />
"E la sella non ti è bassa?" chiede, fissando prima la bici e poi me.<br />
Non ho il coraggio di dirgli che è all'altezza di quando avevo 14 anni e da quel giorno non sono più riuscita a smuoverla.<br />
"Sì, ma è... è dura, non riesco a smuoverla" <br />
Mi fissa, sudata dopo 3 km a piedi portando la bici in un'umidità in stile thailandia.<br />
"Dai, siediti: ci penso io a te, non preoccuparti. Dio mio, questa sella è un pezzo unico col tubo!"<br />
"Ti prego, non dire altro... quella bici è venuta con me ovunque, non posso cambiarla!"<br />
"Dai, anche qui è a posto. Dove stavi andando?"<br />
"A casa, mi mancano ancora 2-3 km"<br />
"Vivi sola?"<br />
"Col mio compagno"<br />
"Allora non ti posso chiedere di pagarmi offrendomi una birra, vero?"<br />
"Temo di no"<br />
"Peccato, sei bella anche con lo sguardo triste e i capelli per aria." Ride.<br />
"Quanto ti devo, quindi, esclusa la birra?"<br />
"Vai, principessa... fra poco mi sa che si mette a piovere."<br />
<br />
Volo verso casa sovrastata da nuvole minacciose, pensando che, in fondo, l'angelo della bici merita almeno che gli dedichi un post.<br />
<br />
La cyborgfemmina, in queste situazioni, non può che andare in vacanza: lasciamo che gli uomini ci salvino!<br />
<br />
P.S.: 0,7 KG IN MENO. Lisahttp://www.blogger.com/profile/17936262225325464292noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-3652114454484140909.post-75135095111172268602013-10-02T11:13:00.004+02:002013-10-02T11:14:10.474+02:00imperdonabilmente in ritardo...Imperdonabilmente in ritardo, torno sugli schermi col soprannome post-trasloco di Caterpillar.<br />
Un po' di numeri: <br />
- 47 scatoloni imballati il 27 luglio, senza aria condizionata che, ovviamente, si è impallata al momento giusto; <br />
- 9 mobili da rimontare tra il 28 luglio e il 6 agosto, tra cui una cucina double-face (secondo Johnny), il che vuol dire: smontala, girala, segala e rimontala... comodo!<br />
- 16 ante dell'armadio, una cassettiera e due specchiere trascinate su per la scala a chiocciola; <br />
- 4 tappeti da pulire con la comodissima schiuma a secco. a furia di strofinare, il mio decolleté è una vera meraviglia!<br />
- mi hanno dato la casa non tinteggiata: è venuto il pittore il 5 agosto con i mobili già dentro;<br />
- 2 nidi di vespe sterminati in giardino; 2 punture curate a suon di cortisone.<br />
- ho adottato 7 piccole palme da dattero, un'orchidea selvaggia, due gelsi, un fico, tre piante di basilico, una di salvia, una di rosmarino, due roseti, un gelsomino e un arbusto non meglio identificato;<br />
- ho dimezzato il mio guardaroba ma ho comunque dovuto prendere un armadio di iuta per i cappotti;<br />
- 5 giorni di ferie in Puglia, al ritorno dai quali, il lunedì 25 agosto, dicono sia a me che a Johnny che i nostri contratti non verranno rinnovati... e io mi chiedo: se proprio dovevi fare lo stronzo, potevi almeno telefonare che restavo in ferie, no?! <br />
<br />
Ma è fatta.<br />
Dicono che raggiungi la maturità quando la tua casa sembra un catalogo dell'Ikea.<br />
Incredibilmente disoccupata, salto da un colloquio di lavoro a un altro, inventandomi nuovi aggettivi per definirmi. Intellettualmente curiosa - abile comunicatrice - sobillatrice - precisa - puntuale - disponibile - leale. Tra i difetti si annoverano: iperattività - manie omicide - nevrosi multiple - puntigliosità - sarcasmo - vanità.<br />
Ho incontrato schizofrenici con offerte di lavoro allucinanti, che non sapevano spiegarmi di cosa si occupasse la loro società. Ho incontrato psicologhe sotto mentite spoglie infiltrate ai colloqui. Ho visto cose che voi umani non potete immaginare. <br />
Il maschio alfa, ossia il mio ex-capo (vedi apposita etichetta), mi ha richiamata dopo un anno per una chiacchierata e un lavoro saltuario, che al momento mi fa anche comodo.<br />
Abbiamo parlato un'ora e mezza e ha voluto il suo tema natale astrologico, fatto dalla sottoscritta.<br />
I suoi occhi sono sempre tremendamente belli.<br />
<br />
Johnny ha preso invece il soprannome di Geppetto: sega, monta, costruisce, pota, tinteggia, tiene a bada idraulici, pittori, piastrellisti e stermina vespe con sguardo assassino.<br />
<br />
Dicono che siamo i fidanzatini d'America, la coppia perfetta, e la mia vicina ogni volta che lo incontra gli miagola "sei proprio figo". Io prevedo di staccarle gli occhi a morsi.<br />
<br />
A breve su questi schermi: aggiornamenti su avances infelici, fughe incredibili di fronte a proposte di matrimonio precoci e qualche cuore infranto.Lisahttp://www.blogger.com/profile/17936262225325464292noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-3652114454484140909.post-65830249798292036002013-07-01T17:29:00.003+02:002013-07-01T17:29:45.439+02:00a presto su questi schermi...Trasloco in corso.<br />
<br />
Dopo infinite peripezie, iniziamo a imballare le nostre cose.<br />
Non credevo di avere così tanti vestiti.<br />
Non credevo di avere così tanti vestiti in cui non entro più.<br />
Non credevo di avere così tante cose da buttare.<br />
<br />
Mi sa che, dopo il trasloco, dovrò rifarmi il guardaroba da zero: sembra siamo passati Enzo e Carla.<br />
<br />Lisahttp://www.blogger.com/profile/17936262225325464292noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-3652114454484140909.post-60149842679575917442013-05-27T01:49:00.001+02:002013-05-27T02:15:08.386+02:00le fughe - regali astrusiUn problema spinoso.<br />
Donne e regali.<br />
E uomini che li scelgono con l'aiuto di commesse disperate che devono assolutamente sbolognare qualche ciofeca.<br />
<br />
La scena, presumibilmente, è la seguente:<br />
ore 19:25 dell'ultimo giorno utile.<br />
Un povero disgraziato con le idee tutt'altro che chiare sulla sua donna, che normalmente non ascolta se non quando geme, entra nel primo negozio in cui vede luccicare qualcosa.<br />
Non necessariamente gioielli: l'uomo in questione si trasforma, in questi epici istanti, in una sorta di gazza ladra che piomberebbe su qualunque pezzo di plastica splendente.<br />
Simile a un canarino esotico che tenti di suicidarsi sulle sbarre della gabbietta, si guarda intorno spaesato cercando di capire cosa possa far impacchettare alla commessa spazientita per non far incazzare la sua donna.<br />
<br />
Ora, io non so a cosa gli esseri muniti di pene possano pensare in certi momenti. Piuttosto, so a cosa penso io: <i>"Gesussantiddio, come ti è venuto in mente?!</i>"<br />
<br />
In breve, ecco cosa NON fare MAI.<br />
<br />
Al primo posto troviamo, senza ombra di dubbio, il portagioielli dell'ex-quasi moroso (ora avete anche una spiegazione del perché non sia diventato mai un moroso).<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-eZCoCcM3R_Q/UaKYBDUeFvI/AAAAAAAAAEQ/MG6RnF1QL9o/s1600/la+vendemmia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-eZCoCcM3R_Q/UaKYBDUeFvI/AAAAAAAAAEQ/MG6RnF1QL9o/s1600/la+vendemmia.jpg" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Interrogato sul punto, il tizio in questione ha dichiarato: </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
"mi è piaciuto perché l'immagine in rilievo mi hanno detto che rappresenta LA VENDEMMIA".</div>
<i>...e visto che sei un alcolizzato, hai pensato bene di condividere questa turba con i miei gioielli?!</i><br />
<br />
al secondo posto troviamo, invece, il mitico carillon di Iside.<br />
Didascalia esplicativa: con le manine sante dovrei girare Iside sul suo piedistallo, facendola ruotare come un criceto su se stessa e ottenendo così una soave melodia (probabilmente si tratta di una canzone popolare della regione nubiana).<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-YkDLXuO8Svk/UaKY9WJf9AI/AAAAAAAAAEc/Fvey9MOSyZU/s1600/carillon.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-YkDLXuO8Svk/UaKY9WJf9AI/AAAAAAAAAEc/Fvey9MOSyZU/s1600/carillon.jpg" /></a></div>
<br />
A parte l'interrogarmi sull'utilità di una cosa del genere, a parte notare la bruttezza dell'oggetto in sé, ciò che mi lascia perplessa è, specialmente, quanto il tizio in questione deve aver macchinato sul fatto che ho una passione per l'antico Egitto e mi piace la musica.<br />
Riflessione che, come vedete da figura 2, può dare risultati disastrosi.<br />
<br />
Al terzo posto, mi dispiace dirlo, ma si piazza Johnny.<br />
Gesussantiddio, ma una può mai aprire un pacchetto, gongolando perché l'etichetta "gioielleria" aveva lasciato qualche speranza rispetto al contenuto dello stesso, e trovarsi di fronte a un ammasso di ferraglia informe esclamando "<i>AAaahh... O_O ....COS'E'?</i>"<br />
Sinceramente, che cosa sia non l'ho ancora capito. Fate voi.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-WQpL0IFoMi8/UaKaUGZONSI/AAAAAAAAAEs/6FvYdKu9RbU/s1600/ciofeca.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-WQpL0IFoMi8/UaKaUGZONSI/AAAAAAAAAEs/6FvYdKu9RbU/s1600/ciofeca.jpg" /> </a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Lui dice che è una collana e viene direttamente dagli anni '70.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<i>E lì, francamente, poteva e doveva restare.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Al che, con fare premuroso, mi aiuta a indossarla, spiegandomi che dovrebbe fare una sorta di tatuaggio d'argento intorno al collo.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Questo, il risultato.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><a href="http://1.bp.blogspot.com/-7ewQXzcDRow/UaKdA5VdxSI/AAAAAAAAAE8/SvZfT46E2PA/s1600/ciofeca+2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-7ewQXzcDRow/UaKdA5VdxSI/AAAAAAAAAE8/SvZfT46E2PA/s1600/ciofeca+2.jpg" /></a></i></div>
<br />
<br />
Ora, per meglio spiegare... vedete che quel ghirigoro c'è solo da un lato e non copre tutto il collo?<br />
Ecco.<br />
Bene, quel ghirigoro E' la collana. E c'è solo da un lato, dall'altro non c'è nulla. E' una specie di pinza da collo.<br />
Domanda semplice semplice: voi portate felpe con una manica sola, o braghe con una sola gamba?<br />
NO.<br />
E perché ti viene in mente che io possa portare una collana con un lato solo?<br />
Almeno, l'altro lato me lo regali a Natale?<br />
<br />
Dopo questa meravigliosa top 3, vi auguro la buonanotte.<br />
Per la cronaca: la collana monca è il regalo per il mio ultimo compleanno da ventenne.<br />
Quasi mi viene voglia di compiere i 30.Lisahttp://www.blogger.com/profile/17936262225325464292noreply@blogger.com15tag:blogger.com,1999:blog-3652114454484140909.post-12165406131502774492013-05-24T01:44:00.002+02:002013-05-24T01:53:07.791+02:00prove dell'evoluzione- ancora lui.Piove a dirotto.<br />
Ancora.<br />
Noè, terrorizzato dalle prestazioni della Costa Crociere, ha deciso di costruire un peschereccio per salvarsi insieme a Capitan Findus.<br />
Io, invece, ho avuto un incontro ravvicinato con una scimmia.<br />
<br />
Forse vi ricorderete di lui come <a href="http://lisa-romanceinthecity.blogspot.it/2011/10/prove-dellevoluzione-2-la-scimmia.html" target="_blank">"la scimmia motorizzata"</a>, ossia l'anello mancante nella catena evolutiva dai primati agli uomini sottosviluppati. <br />
Il soggetto in questione faceva incursione sul terrazzino del bar da aperitivo ululando a ogni tavolo presente (lo conoscono tutti, ormai):<br />
"Non fate caso al profumo, l'ho messo in macchina solo perché puzzo e non faccio la doccia da ieri".<br />
<i>Grazie, macaco! Ti giuro che non vedevo l'ora di essere messa a parte della tua scarsa igiene personale!</i><br />
Lisa: "Grazie per la splendida notizia!"<br />
Il soggetto si siede al tavolo.<br />
Per inciso, nel terrazzino del bar da aperitivo ci conosciamo ormai più o meno tutti ed esiste un tacito accordo: a meno che una coppia non prenda un tavolo per sé, puoi sederti al tavolo di chiunque e passare un'oretta in allegria.<br />
La scimmia profumata, però, in allegria non passa nemmeno cinque minuti: Mister Serata, ossia il maschio alfa dominante seduto al tavolo, gli rovescia addosso un calice intero di prosecco.<br />
<br />
Mister Serata: "Ti chiedo immensamente scusa!"<br />
Scimmia: "No, fa niente... tanto dovevo lavarmi"<br />
<i>...ma non sarà meglio omettere di ricordarcelo ogni cinque secondi?!... </i><br />
Lisa: "Questo l'avevamo appurato"<br />
barista (passando): "Capirai... con tutto il profumo che hai addosso non si sente l'odore di prosecco!"<br />
Scimmia: "oh, avete finito?! Lisa, contessa, mi dia lei un consiglio... dovrei andarmi a cambiare?"<br />
Lisa: "eh, caro mio... sì, con un altro!"<br />
<br />
Ora, mi chiedo: da quando uno crede di fare bella figura vantandosi di non fare la doccia e mettere il profumo sullo sporco?<br />
Incidentalmente saluto le pupazzette che hanno passato la serata con me e che domattina mi leggeranno ;)Lisahttp://www.blogger.com/profile/17936262225325464292noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-3652114454484140909.post-17289039572628149102013-05-08T13:32:00.000+02:002013-05-08T13:50:50.828+02:00convivendo - 1 - misteri e tormenti quotidiani<span class="userContent" data-ft="{"tn":"K"}">SCENA I: MONTARE UNA LAVASTOVIGLIE<br /> Johnny: "in questa cucina dove la attacchiamo la lavastoviglie, spiegami?!"<br /> Lisa: "spostiamo i cassetti"<br /> Johnny: "ma come fai se il bancone è attaccato!?"<br /> Lisa: "guarda che non è un monolite, qualcuno li ha montati e qualcuno li smonterà!!!"<br /> <br /> SCENA 2: INSERIRE LA TESSERA ALL'AUTOLAVAGGIO<br /> Lisa (armeggiando con la pistola): "ma perché non va il risciacq<span class="text_exposed_show">uo? 'Sta roba è rotta, diosanto!!!"<br /> Johnny: "vediamo... come hai messo la tessera?"<br /> Lisa: "quale tessera?"<br /> Johnny: "vuoi dire che mi hai fatto spazzolare tutta la macchina senza inserire la tessera? Dicevo che facevo una fatica bestia!"<br /> <br /> SCENA 3: BASTA CAPIRSI<br /> Johnny: "per favore, mi passi il cacciavite a stella?"<br /> Lisa: "figata, cos'è!?? *__* "<br /> Johnny: "-.- quello con la punta a croce"<br /> Lisa: "e la stella?"<br /> Johnny: "quale stella?"</span></span>Lisahttp://www.blogger.com/profile/17936262225325464292noreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-3652114454484140909.post-57142951567966694082013-05-02T12:28:00.000+02:002013-05-02T12:34:40.456+02:00cyborgfemmine sbocciano - l'uomo dei funerali<br />
<i>Qualche giorno fa, Johnny mi diceva:</i><br />
<i>"Certo che deve essere duro essere donna... chissà quante volte incontrate degli stronzi che vi riempiono di complimenti per poi spezzarvi il cuore! A te è mai successo?"</i><br />
<i>"Qualche volta... ma è capitato anche che fossi io a fare la stronza".</i><br />
<br />
<i>Nasce così questo aneddoto fuori dal tempo. Correva l'anno 2007. </i><br />
<br />
<i>Prequel.</i><br />
Come tutte le persone normali, al liceo ho simulato molti lutti in famiglia.<br />
In quarta superiore la professoressa di letteratura latina mi ha chiesto:<br />
"Lisa... quanti nonni hai?"<br />
"Eh, professoressa, che domande... ormai non ne ho più!"<br />
"Lo credo bene, solo quest'anno te ne sono morti cinque!"<br />
<br />
Ho sempre avuto una strana avversione per i funerali: oltre al fatto che non amo particolarmente le chiese, quello che sopporto meno è l'omelia del prete sul defunto: prete che, normalmente, sbaglia i nomi dei familiari e del defunto dice sempre che "era molto devoto" anche se in vita sua, magari, piuttosto che entrare a messa si sarebbe fatto volentieri tagliare un braccio.<br />
<br />
Così, il giorno prima del (vero) funerale di mio nonno, mi aggiravo single per la città.<br />
Mi ero data allo shopping, ero stata in università a un convegno sui reati fiscali, avevo comprato un collarino glitterato al mio gatto (che sarebbe finito in brandelli appena arrivato a casa), ma quel pizzicorino non era passato.<br />
Continuavo a pensare al nonno partigiano che mi insegnava ogni singola strofa di "bella ciao", fino allo sfinimento; al nonno con cui toglievo i semi all'uva fragola per fare il fragolino; al nonno che mi aveva detto "disgraziata, ci hai messo tanto a tornare da Milano, pensavo di morire senza salutare la mia bella nipotina!", e mi era morto tra le braccia.<br />
<br />
Niente da fare, non stavo bene.<br />
<br />
Così, avevo ideato la splendida figura dell'uomo del lutto, che qui chiamerò Linus.<br />
A sua insaputa, l'avevo già scelto: moretto, carino, molto molto affascinante, fama di pezzo di merda sciupafemmine che non richiama mai. Sicuramente, pensavo, non si sarebbe lamentato di essere rimorchiato.<br />
Così, senza quasi pensarci, mi avviavo verso il locale in cui sapevo che prendeva l'aperitivo appena uscito dal lavoro. <br />
"Ciao Lisa!"<br />
"Ehi, ciao..."<br />
"Posso offrirti qualcosa da bere?"<br />
"Che carino... sì, grazie!"<br />
"Allora, come vanno le cose?"<br />
"Abbastanza bene... no, veramente non va bene: ho avuto una giornata mortalmente noiosa."<br />
"Posso fare qualcosa per rendere divertente almeno la serata?"<br />
<i>Ah, uomini! Come sono prevedibili, gli uomini!</i><br />
"Sì... sai, stavo giusto pensando che forse potresti... non è strano?"<br />
<br />
Inutile dire che al manzo cade la mascella sul bancone e che passiamo una divertente serata.<br />
Il pizzicorino si era placato e avevo fatto una bella dormita. <br />
<br />
Qualche mese dopo, muore la nonna.<br />
Faccio shopping, vado a un convegno sul processo amministrativo, compro un topolino a molla per il gatto, vado da Linus a prendere l'aperitivo e passiamo una divertente serata.<br />
<br />
Qualche giorno dopo, mi manda un sms: "ciao! Fai qualcosa stasera? Hai voglia di uscire con me? Vorrei conoscerti meglio"<br />
<br />
<i>Uscire. Conoscermi meglio.</i><br />
E io ricordo nitidamente di avere pensato: <i>ma che malattia hanno gli sciupafemmine? Se gli sbavi dietro sono capaci di correre come Forrest Gump, e se invece vuoi semplicemente farli diventare gli uomini pre-funerale ti chiedono di uscire...</i><br />
<br />
"Come sei carino... purtroppo stasera ho un impegno, ti chiamo io domani."<br />
Il classico "ti chiamo io", ponendo un termine (scaduto il quale non chiamerai), trovo sia sempre il modo migliore per scaricare qualcuno.<br />
Passano i giorni, Linus mi chiama:<br />
"Scusa ma... a che gioco stiamo giocando? Credevo di piacerti!"<br />
<i>Ossignore che imbarazzo! Mica posso rispondergli "sì, ma solo quando muore qualcuno"!!!</i><br />
"Beh... sì, certo che mi piaci, ma... non credo che uscirei con te. Oh, insomma, è stata una cosa occasionale!"<br />
Silenzio.<br />
"Lisa..."<br />
"Sì?"<br />
"Mi hai <i>scopato</i> e mi stai <i>scaricando</i>?"<br />
"Ehmmmm.... s-sì?"<br />
"Ma che cazzo di tipa! Ok dai, non avevo capito... pensavo fosse prerogativa mia, non ho proprio pensato che qualcuna l'avrebbe fatto con me! Ok, ok, fa niente. Che tipa! Ma davvero non vuoi uscire con me?!"<br />
"Ti offendi?"<br />
"Noooo.... no, è solo che... boh. Sei sicura di essere una femmina?"<br />
"Beh, tu hai dubbi?"<br />
"No no... beh, allora ciao e... chiama pure quando vuoi!!!" <br />
<br />
Ecco, caro Johnny. Anche le donne ogni tanto lo fanno.<br />
E siccome amo sentire storie del genere, non vergognatevi: trovate l'indirizzo e-mail nel template a destra... scrivete, scrivete, scrivete!!! ;)Lisahttp://www.blogger.com/profile/17936262225325464292noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-3652114454484140909.post-78112871647929982962013-04-04T17:38:00.001+02:002013-04-04T17:46:18.736+02:00nessuno può mettere Baby in un angolo.<i>Posto questa lettera senza alcun commento da parte mia.</i><br />
<i>Ringrazio Baby per avermela inviata e un grosso augurio di buona fortuna, di tutto cuore.</i><br />
<i>Dopo avere letto la sua storia ed essermi commossa per la forza di questa donna, spero che questo blog possa essere un mezzo per aiutarla. </i><br />
<br />
Cara Lisa,<br />
seguo da qualche tempo il tuo blog, quando il tempo e i figli me lo permettono.<br />
Non so se pubblichi anche storie non molto divertenti, ma questa è la mia storia e vorrei che fossi tu a raccontarla.<br />
Mi chiamo Baby, ho 29 anni compiuti pochi giorni fa e sono mamma di due bellissimi bambini, per i quali ho lottato con tutte le mie forze.<br />
Sono cresciuta in un quartiere che era anche zona di spaccio. Da piccola sognavo di scappare, di andarmene a vivere in una grande città e trovarmi un lavoro che avesse a che fare con l'arte. Cantavo, dipingevo, disegnavo vestiti.<br />
Ho conosciuto mio marito che avevo appena compiuto 18 anni e ho perso la testa. Era bellissimo, mi trattava come una regina e progettavamo di andarcene a vivere a Napoli, magari vicino al mare. Mi è sempre piaciuta l'aria di Napoli, con quei suoi festoni fatti di biancheria stesa sui balconi, l'odore di panzerotti che ti assale all'improvviso da ogni baracchino e quel parlare chiassoso.<br />
Ci siamo sposati quasi subito, anche se per farlo ho dovuto convertirmi all'Islam, perché mio marito era nato in Tunisia. Adoravo sentir cantare il Corano, e grazie a questo nuovo credo ho scoperto l'esistenza di molti saggi e veggenti tra i musulmani.<br />
Dopo circa un anno è venuto il primo figlio ed ero al colmo della felicità. Dovevamo fare qualche sacrificio, ma mio marito con me era splendido e quando mi prendeva tra le braccia ogni turbamento sembrava sparire. Passarono altri due anni e arrivò anche il secondo figlio. Era ancora piccolo quando arrivò la polizia in casa. Ho scoperto così che mio marito era ricercato da tempo per spaccio.<br />
Il poliziotto mi guardò e mi disse solo:<br />
"Dimmi dov'è la droga, facciamo molto prima e non dovremo buttare per aria la casa"<br />
"Agente", gli risposi guardandolo fisso negli occhi, "se cerca soldi, sono nel primo cassetto in camera. Ma di droga, in casa mia, le assicuro che non ne troverà". <br />
Infatti non trovarono niente.<br />
Lo portarono in Questura per accertamenti e fu rilasciato nel giro di un giorno.<br />
Quella sera ci fu un litigio talmente violento che credevo che nemmeno un piatto sarebbe rimasto integro. <br />
<br />
Pochi giorni dopo, rientrando a casa dal lavoro, non trovai più nessuno.<br />
I miei bambini erano spariti insieme ai loro giocattoli, ai loro vestitini.<br />
Sul tavolo, un biglietto.<br />
"Porto i bambini in Tunisia. Non cercarmi."<br />
Non ci fu verso di rintracciare mio marito per molte settimane.<br />
Un giorno, infine, riuscii a parlare con sua madre, ma tutto quello che ottenni fu una serie di insulti e l'invito a non chiamare mai più. Sua sorella, poi, mi assicurò che i bambini erano al sicuro insieme al padre, ma non poteva dirmi dove.<br />
<br />
Continuai, per un altro paio di settimane, a trascinarmi fra il lavoro e quella casa vuota.<br />
I miei figli erano scomparsi chissà dove e tutto aveva perso di significato.<br />
Finché, un giorno, sul posto di lavoro, una voce nella mia testa disse forte e chiaro: "nessuno può mettere Baby in un angolo!"<br />
Mi accorsi solo pochi secondi dopo di averlo detto ad alta voce.<br />
La mia collega mi guardò turbata.<br />
In risposta, sbattei il grembiule sul bancone e dissi "vado a riprendermi i miei figli!"<br />
<br />
Presi il primo aereo per la Tunisia, da sola. Sapevo dove vivevano i suoi, ma non potevo farmi vedere.<br />
Prenotai una pensione poco distante e li tenni d'occhio per giorni, finché vidi uscire di casa i miei bambini... e il cuore mi sobbalzò nel petto.<br />
Erano sporchi, vestiti male, giocavano nella terra.<br />
Non potevano stare lì.<br />
Andai all'ambasciata italiana, ma dissero che non potevano fare niente: la firma di una donna non poteva farli espatriare.<br />
Rimasi in Tunisia circa un anno, e per sopravvivenza imparai l'arabo. Portavo il velo e conobbi alcune persone che mi stavano vicine e cercavano di aiutarmi. Fra queste, c'era anche un ragazzo del posto, che lavorava in un ristorante.<br />
Mi spiegarono che per poter far tornare i miei figli in Italia avrei dovuto pagare qualcuno, che mi presentarono. Con il suo aiuto e quello dell'ambasciata, alla fine di quell'anno terribile di solitudine, ho portato a casa i miei bambini, che vivono con me da tre anni.<br />
<br />
Non nuotiamo nell'oro ma posso assicurarti, Lisa, che siamo felici. Nei mesi in cui sembra che non riusciamo a trovare i soldi per la spesa, mio figlio più grande, che ha ormai nove anni, usa i risparmi della sua paghetta e dei regali di Natale per andare a fare la spesa da solo. Ho cercato di impedirglielo, ma mi ha guardata fissa negli occhi e mi ha detto: "Mamma, li avrei spesi per qualche capriccio. E' giusto che anch'io, che sono l'uomo di casa, faccia la mia parte".<br />
Purtroppo, la crisi ha investito anche noi. Ora sono senza lavoro, mi è scaduto il contratto a termine. Ma in qualche modo faremo. Sono sicura che ce la faremo. <br />
<br />
Cara Lisa, vengo adesso al motivo di questa mia lettera.<br />
Lottare quando tutto sembra perduto è la più grande cosa che possiamo fare per noi stessi. A volte la vita ci porta via i nostri sogni, i nostri cari e anche la speranza.<br />
Ma in quei momenti, una forza più grande è in grado di guidare i nostri passi e farci affrontare ogni sfida.<br />
Se ripenso oggi a quell'anno passato in mezzo al deserto tunisino, mi dico che non sarei in grado di rifare quanto ho fatto, nemmeno se lo volessi.<br />
Guardo i miei figli correre in giardino e ripenso al ragazzo del ristorante che mi ha aiutata a tornare a casa coi piccoli.<br />
Forse, un giorno, lo troverò per le strade di questa città e mi dirà che è venuto per me.<br />
Ma in questo momento ha poca importanza: siamo salvi.<br />
<br />
Con affetto,<br />
BabyLisahttp://www.blogger.com/profile/17936262225325464292noreply@blogger.com17tag:blogger.com,1999:blog-3652114454484140909.post-31106714483104251642013-03-20T16:09:00.000+01:002013-03-20T16:54:05.480+01:00le fughe - Monna LisaDetesto il termine <i>vernissage</i>.<br />
Diciamo quindi che sabato scorso ero all'aperitivo di inagurazione di una mostra fotografica e qualche giorno dopo, tornando da un disastroso appuntamento immobiliare per cercare casa con Johnny, mi fermavo esausta al baretto di fianco alla sede della mostra in questione.<br />
<br />
Arranco fino al bancone. Piove a dirotto, sono uscita alle 19:30 dal lavoro per trovarmi a visitare un buco di 60 mq con la lavatrice al posto della lavastoviglie e viceversa. Sono nervosa e irritata con l'agente immobiliare che aveva detto "90 mq, spaziosissimo". Sono irritata con l'agente immobiliare che mi ha detto "passi il cavalcavia" e mi ha spedita in culo ai lupi perché "pensava venissi dall'altro lato della città". <br />
In poche parole: barista, servimi un americano. <br />
<br />
Alle mie spalle, la tavolata della mostra fotografica.<br />
Arranca fino al banco un tipo che mi fissa con aria stralunata.<br />
<br />
<i>Cyborgradar in azione. </i><br />
<i>Scanning.</i><br />
Un metro e settanta, aria da "<i>rappresentante d'istituto: 15 anni dopo</i>".<br />
Eskimo. No, dico, non lo vedevo dalle manifestazioni di fine anni '90 l'eskimo.<br />
Occhio azzurro.<br />
Barba di tre giorni.<br />
Cartello luminescente appeso al petto con scritta lampeggiante: "sono alternativo, il mondo non mi capisce".<br />
<br />
"OUH, ciao..."<br />
<i>Ouh? Che siamo, nella giungla?</i> <br />
"Ciao..."<br />
"Tu sei FINTA, vero?"<br />
<i>Ecco, questa è nuova.</i> <br />
"Prego?"<br />
"No, dico... il culo e la faccia. Sei finta, vero? Soldi di papà, eh?"<br />
"Cosa stai farfugliando, sottosviluppato? Questa è tutta roba mia"<br />
"E allora sei un capolavoro. Ti chiamerò Monna Lisa. Io sono un artista, mi chiamo Ivan"<br />
<i>Ottimo: un altro artista con problemi mentali.</i><br />
<br />
"Puoi fare una cosa per me?"<br />
<i>Una lavanda gastrica..? Chiamare i servizi sociali..?</i><br />
"Immagino di no"<br />
Il soggetto si avvicina. <br />
"Posso darti un bacio, Monna Lisa?"<br />
"No. E togliti di dosso."<br />
"Nemmeno toccare il tuo sedere?"<br />
<i>Toh, è la tua giornata fortunata: hai vinto un biglietto per il paese del vaffanculo!</i><br />
"Senti, bello mio: ho avuto una giornata disastrosa. L'ultima cosa di cui ho bisogno è un rappresentante d'istituto fuori età massima che mi snerva con le sue idiozie mentre sto cercando di bere il mio aperitivo. Togliti di torno!!!"<br />
<br />
Inutile dire che, deus ex machina, un buon samaritano seduto allo stesso tavolo viene a prelevare il soggetto in questione.<br />
"Ivan, vieni a sederti"<br />
"Ma lei è la mia musa!!!", piagnucola Eskimo.<br />
"E tu sei ubriaco. Molla la signorina. Ho detto MOLLALA!"<br />
<br />
Legge di Murphy vuole che gli artisti bislacchi siano, sempre e comunque, le mie ciliegine sulla torta in giornate piene di sacra indignazione e disappunto.<br />
Mi chiedo se Dio li abbia creati per mettere alla prova i miei anni di meditazione.<br />
Oppure se nella mia vita passata sono stata Barbablù, e in questa vita sto pagando la mia cattiveria verso il genere femminile.Lisahttp://www.blogger.com/profile/17936262225325464292noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-3652114454484140909.post-75059115196794606552013-03-06T22:46:00.004+01:002013-03-06T22:58:04.175+01:00casi clinici - non si capisce chi dei due lo siaOh beh.<br />
OOOHH BEH.<br />
<br />
Andiamo con ordine, che questa è buona e me la voglio assaporare mentre ve la racconto.<br />
<br />
Ho una collega nuova, che prenderà la laurea tra pochi giorni e nel frattempo si sta inserendo nel nostro bieco <i>entourage</i> lavorativo. Si dà il caso che questa collega, di anni 27, abbia da un paio di mesi festeggiato il decimo anniversario con l'unico uomo della sua vita (tralasciamo le nostre divergenze d'opinione in punto uomini: mi guarda sempre come fossi l'anticristo).<br />
L'altra collega, che alle sue spalle chiamiamo Generale Radetzky, quella fatidica mattina di due mesi fa ha perso gli occhi sui diversi carati (scusate, non me ne intendo per niente di brillocchi, ma so che quello era davvero grosso) sfoggiati all'anulare sinistro della quasi neolaureata.<br />
Ora, il moroso del Generale già era stato messo alle strette da sua madre pugliese sul fatto che sarebbe andato a vivere insieme a questa misteriosa fanciulla che portava in famiglia solo a Natale, ma non le avesse ancora fatto la fatidica proposta.<br />
<br />
Robe da andare all'inferno causa sesso prematrimoniale, mica cazzi.<br />
E col Papa che ha deciso di andare a meditare sull'utilità teologica delle ortiche, l'inferno è già dietro l'angolo. <br />
<br />
Si metteva quindi all'opera anche la giovane morosa, sottolineando post-coitum per due mesi che "la mamma è sempre la mamma, bisognerà che la facciamo contenta!".<br />
Ora, piccola parentesi: estorcere promesse post-coitum è un colpo basso, una vigliaccata della peggiore specie: noi tutti sappiamo che, mentre la pace dei sensi pervade le due menti del giovane innamorato (quella ubicata sulla sommità della testa e quella ubicata sulla sommità del pene), è fin troppo facile fargli promettere cose che non solo non ha intenzione di mantenere, ma che, se ripetute con insistenza, generano un non so che di indispettito nel manzo in questione.<br />
Voi sapete anche che le donne, quando si mettono in testa di volersi sposare, sono peggio del trattamento subito dal povero Alex in Arancia Meccanica: ho saputo di una morosa di un mio amico che per dieci mesi (oh, dico!, ci vuole costanza!), ad ogni santo risveglio, gli chiedeva "quando mi sposi? Cos'ho che non va? Forse non credi che io sia la donna giusta?".<br />
Finito il trattamento, il manzo in questione sarà disposto a spergiurare qualunque cosa, di fronte a qualunque Ministro di Dio e in pompa magna, pur di farle tacere. <br />
Giusto perché "sì, lo vuole".<br />
<br />
Il povero fanciullo, messo alle strette dalle due suocere della sua vita, cercava invano di glissare il problema.<br />
Una che porta il soprannome di Generale Radetzky, però, avrete capito che, quando si mette in testa di volere pure lei il giocattolo che hanno comprato all'altra bimba, non demorde.<br />
<br />
Ora, io non so con precisione che cosa abbia detto o fatto il Generale. Non sono neanche sicura di volerlo sapere.<br />
Sennonché, una sera, lei arriva a casa di lui e trova la tavola apparecchiata come in un teen movie, con tanto di candele ikea accese.<br />
Aveva anche cucinato lui: lasagne alla mattone (tipica ricetta che consiste nel porre uno strato di pasta, un velo di besciamella, uno strato di pasta, un velo di ricotta, uno strato di pasta, un velo di spinaci, e così via finché nemmeno la motosega di Nightmare III potrà tagliarle una volta uscite dal forno: provatele... altro che costruzioni antisismiche!).<br />
Che, poi, basta con questo luogo comune sul fatto che i presunti grandi chef "sono solo uomini": cucinano meglio le nostre nonne. <br />
<br />
Tornando a noi, di fronte a quello spettacolo il Generale già si leccava i baffi pregustando, più che le lasagne, la fatidica proposta che già aleggiava nell'aria.<br />
Finisce la cena supplizio.<br />
Lui apre il pc.<br />
La pagina web che appare di fronte alla malcapitata è la seguente: <a href="http://www.torinogioielli.com/anelli" target="_blank">http://www.torinogioielli.com/anelli</a> <br />
<br />
Il Generale impallidisce.<br />
"Eccoci, allora. Sceglilo pure. Purtroppo, questo è quello che mi posso permettere, al momento".<br />
<i>Che deve scegliere, povera donna? Piuttosto di quelle ciofeche mi lego al dito uno spago! </i><br />
<br />
Dal cassetto del tavolo estrae un metro da sarta, con un sorriso entusiasta.<br />
Sottolineo <i>entusiasta</i>. <br />
"Misura?"<br />
"FERMO!"<br />
"Ma come?!"<br />
"TU!!! TU hai rovinato il sogno di ogni ragazza!!!"<br />
<br />
Inutile soffermarsi sulla probabile scenata isterica che ne è seguita, della quale nulla so.<br />
Una cena iniziata e finita in tragedia.<br />
Dopo le lasagne alla mattone lei ha preso tre chili.<br />
In compenso, con la trovata del sito web, lui ha perso la faccia. <br />
<br />
Mai come oggi ho bisogno dei vostri commenti, per capire chi dei due è il caso clinico.<br />
<br />
Per inciso: io a questo punto inizio a provare terrore per me stessa e spero che il mio manzo eviti uscite simili. In caso contrario, vi informerò prontamente, pubblicando anche i suoi dati anagrafici, fotografia, domicilio e residenza. Lisahttp://www.blogger.com/profile/17936262225325464292noreply@blogger.com11tag:blogger.com,1999:blog-3652114454484140909.post-43206306619607215102013-02-26T12:04:00.004+01:002013-05-08T13:33:21.859+02:00svenire con stile - Johnny e l'infermiereDopo un week end di tregenda, nevischio, pioggia, vento e rischio blocco intestinale causa abbigliamento succinto per andare a ballare (nessun Dio del diluvio può ostacolare la vanità femminile!), il lunedì si presenta con un sole quasi commovente, in stile patria degli elfi di Tolkien.<br />
Ho sempre pensato che Dio abbia un invidiabile senso dell'umorismo, e non ditemi che non esiste: ne ho le prove ogni volta che metto la minigonna e viene giù il ciclone Betty.<br />
<br />
Per qualche strana ragione, lunedì scorso sono svenuta nel bagno di un convegno.<br />
<br />
L'ultima cosa che ricordo è una ragazza che mi diceva "bagnati i polsi sotto l'acqua". Poi, il buio.<br />
Ho ripreso i sensi e mi sono trovata sopra, a cerchio, una serie di teste che blateravano dell'arrivo di un'ambulanza (da quando se uno sviene lo si manda in ospedale?).<br />
Sento qualche idiota bisbigliare di un esaurimento nervoso.<br />
<i>Figurarsi: non mi hai mai vista da esaurita, deficiente.</i><br />
Altri mormorano che sono incinta.<br />
<i>sì, dell'Arcangelo Gabriele.</i><br />
Mi ha sempre stupita il modo in cui le persone si affannano intorno a chi sviene o fa un incidente. C'è una sorta di morbosa curiosità verso i disagi altrui, come se vedere uno che sta male ti risollevasse il morale perché, in confronto a lui, tu stai bene. Un po' come guardare Magalli per sentirsi fighi.<br />
<i> </i><br />
Ora, io detesto i dottori.<br />
Se volete farmi un dispetto mandatemi da uno di loro: fatemi fare mille esami a casaccio per avere una diagnosi che 99 volte su 100 è sbagliata, frettolosa e fatta da un praticante incompetente.<br />
Preferisco mille volte la mia scienza medica casalinga: tisane, yoga, tanto sesso e qualche corsetta. <br />
L'ultima volta che sono andata dal dottore è stato per una risonanza magnetica alla spalla, in un post che ricorderete come un esempio di quanto possano essere pericolosi gli esperimenti nella stanza da letto: <a href="http://lisa-romanceinthecity.blogspot.it/2012/02/caro-dottore.html" target="_blank">http://lisa-romanceinthecity.blogspot.it/2012/02/caro-dottore.html</a><br />
<br />
Stavolta, mi sono trovata in ambulanza con un infermiere carino.<br />
Ero ancora in stato confusionale e lui mi tempestava di domande del tipo "che giorno è oggi? Come si chiama? Codice fiscale?"<br />
"Il 17 febbraio. Lisa. Per il codice fiscale mi chiede troppo, comunque è nella tessera sanitaria"<br />
"Fidanzata?"<br />
"Che c'entra?"<br />
"No, così..."<br />
"Cascamorto." <br />
<i></i>A proposito di neuroni, in un lampo di genio mi ricordo di avere un fidanzato che è il sosia di Johnny Depp, altro che infermiere carino! Lo chiamo comunicandogli che il genio della sua ragazza sta venendo trascinata in ospedale contro la sua volontà per essersi quasi ammazzata svenendo su un lavandino.<br />
"Vienimi a prendere, sai che i medici non li sopporto"<br />
"Arrivo immediatamente" <br />
<br />
"Si tolga il reggiseno, dobbiamo fare l'elettrocardiogramma" mi incita l'infermiere.<br />
<i>Furbacchione.</i><br />
Torno in stanza senza reggiseno.<br />
Mi fissa il seno.<br />
"Signorina, si tolga il reggiseno"<br />
"L'ho tolto!!!"<br />
"Ah... scusi, scusi!"<br />
<i>Punti autostima: + 5000</i> <br />
"Senta, c'è qualche possibilità che io possa sottrarmi agli esami che state per farmi? Voglio andare a casa."<br />
"E perchè non l'ha detto subito?! Firmi qua."<br />
<br />
L'infermiere si affaccia in sala d'attesa: <br />
"Parenti di Lisaaa???" <br />
"Io, io!"<br />
Johnny entra nella stanza e il mio cervello mi conferma che lui è la scelta più intelligente che abbia fatto in vita mia.<br />
"Lei è il fratello?"<br />
"Il fidanzato"<br />
"Allora non è un parente, deve uscire."<br />
"Vorrà dire che la sposerò al più presto. Mia dia indietro la mia donna, non se la vorrà mica tenere lei, vero?!"<br />
"Beh, per come sta senza reggiseno..."<br />
"Le ha tolto il reggiseno!?"<br />
"Per l'elettrocardiogramma... era solo una battuta!" <br />
<br />
Morale della favola: anche quando sveniamo, veniamo portate in ospedale con codice arancione e in stato confusionale, possiamo scatenare battaglie fra pretendenti. E può essere una buona occasione per indurre il moroso a voler diventare un "nostro parente" ;)<br />
<br />
Tutto è bene quel che finisce bene. Sono tornata a casa con Johnny che mi ha preparato la cena, fatto un massaggio, affittato un dvd e messa a letto. E che mentre mi addormentavo mi ha accarezzato i capelli bisbigliando:<br />
"Amore mio, ti porto a Tahiti e ci facciamo sposare da uno stregone Maori. Poi al ritorno ci facciamo sposare anche dal Capitano della nave, così sei mia moglie anche in Italia. Non posso mica litigare con tutti gli infermieri imbecilli che incontro per riportarti a casa, no?"<br />
<br />
Forse è impazzito.<br />
Io ho finto di dormire.<br />
Lui credeva che dormissi. <br />
Se arriva un anello vi faccio sapere.Lisahttp://www.blogger.com/profile/17936262225325464292noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-3652114454484140909.post-51799754302826566712013-01-31T13:29:00.002+01:002013-01-31T13:50:16.333+01:00donne ad Hanoi e propositi per il nuovo anno<!--[if gte mso 9]><xml>
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<![endif]--><i>Attenzione: post ad alto contenuto di Lisaggine. Potrebbe provocare effetti collaterali come i preservativi alla benzocaina, tra cui ricordiamo labbra blu, crisi respiratorie, shock allergici. </i><br />
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Tutto iniziò il giorno della fine del mondo.</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Era il 21 dicembre 2012. </div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Giacobbo aveva guadagnato diversi milioni di euro speculando su quella
che sarà in eterno ricordata come la miglior bufala del terzo millennio, mentre io, con un preavviso di due giorni, scoprivo direttive che ci volevano tutti in ferie fino al 7 gennaio.</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
L’ultima
volta che sono stata in ferie per diciassette giorni filati, avevo tredici anni.</div>
Primo giorno di vacanza: dopo aver riordinato i maglioni per colore e fatto un bagno
di due ore, mi ero infine decisa a prendermi avanti con i propositi del nuovo
anno.
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Armata di carta e penna, iniziavo ad arrovellarmi su quali aspetti
fondamentali della vita avrei dovuto comprendere nel corso del 2013, considerando
anche che, se il mondo non era effettivamente finito, stavolta avrei dovuto
impegnarmi più del solito per mantenere i miei propositi.</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Una specie di tributo al buon senso, con buona pace di Giacobbo.</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Ricapitolando, i punti fondamentali di questo nuovo anno sarebbero
stati: </div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
- comprendere la fondamentale differenza esistente tra una legittima e
sacra indignazione e la sindrome premestruale; </div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
- comprendere perché buona parte del <i style="mso-bidi-font-style: normal;">kama sutra</i> insegna a produrre diverse escoriazioni sul corpo dell’amante,
se del caso anche utilizzando oggetti acuminati (?!) e, frattanto, sospendere
ogni sperimentazione esotica nella stanza da letto; </div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
- comprendere come ho potuto pensare, andando in montagna, di aver
dimenticato la pinzetta per le sopracciglia, quando in realtà avevo dimenticato
le chiavi dell’appartamento; </div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
- imparare a percepire nettamente e con largo anticipo se la tavoletta
del water è alzata; </div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
- ma, specialmente, sostituire l’espressione “vaffanculo” con la più
diplomatica “of course”.</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
In quel preciso momento, avevo l’occasione perfetta per mettere in
pratica le riflessioni appena scritte nero su bianco: qualcuno suonava il
campanello.</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;">Of course</i>.</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Munita di una buona dose di terrore mi avvicinavo alla porta, tremando al pensiero che un folletto maligno fosse venuto ad vvisarmi che le ferie erano revocate.</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Già pronta a fingere tremendi
crampi allo stomaco e febbre a 39, sbiancavo vedendo Isabella, la mia amica
d’infanzia, che in teoria doveva essere in Vietnam a fare l’insegnante
d’inglese per un anno.</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
La fanciulla era partita sei mesi prima, considerando il fatto che in Italia, quest'anno, "non si sarebbe persa molto".</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
“Sorpresaaaa!!!” </div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Premetto che nessuna di noi due è una decerebrata da telefilm che si
mette a urlare, saltare e piagnucolare di fronte all’amica ritrovata… siamo due nordiche purosangue e, quando ci si ritrova dopo molto tempo, non si grida: si
beve.</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
In cucina, sorseggiando la bevanda degli Dei, vedevo negli occhi della
mia amica la nostalgia per la patria perduta. Mi sembrava, in fondo, di
rivedere l’addio monti del Manzoni passare riga dopo riga sul suo viso, mentre
si riadattava al consumismo cittadino e alla quantità di profumi che puoi
trovare in un supermercato. </div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
“Allora, non ti sei pentita di essere andata via?”</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
“Non credo di perdermi molto, durante quest’anno…
non sento altro, dalle amiche, che racconti sul fatto che non vengono pagate o
vengono lasciate a casa dal lavoro per lo stagista di turno. In Vietnam,
invece, devo solo pensare a dove andare in vacanza per il week end o per il
Capodanno cinese”.</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;">In effetti…</i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
“Beh, e racconta… hai trovato qualcuno, lì, in questi sei mesi?”</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<i>Pessima domanda.</i> </div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
“Non riesco davvero a spiegarmi
come io possa essere stata così stupida da non prendere in considerazione,
prima di partire, che andavo in un Paese in cui il turismo sessuale è alle
stelle: se contavo sul mio fascino italiano, lì ho scoperto che ogni essere maschile occidentale in
vacanza è lì per le vietnamite, questa strana razza di donne dai capelli
corvini, lunghissimi, setosi, corpi da favola, tutte esperte nei massaggi e con
gli occhi dalle mille e una notte”.</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
L’incubo di ogni donna, quasi quanto vivere a Milano e vedersi
precedere per strada da adolescenti anoressiche che danzano su quindici
centimetri di tacchi.</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Seguiva il racconto sulle disgrazie di una donna occidentale che tenta
di rimorchiare un londinese o – alla peggio – un americano ad Hanoi. Non c'era verso. Concorrenza infame.</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Le maledette vietnamite erano una razza subdola, mutazione genetica dell'essere femminile in grado di togliersi il casco, una
volta scese dal motorino (che guidavano per ore con trentasei gradi e un’umidità
del novanta percento), e agitare questi capelli perfetti e profumati di fiori,
col trucco intatto. <i>Ma vaffanculo, razza di scherzo della natura!</i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Inutile dire che Isabella, togliendo il casco, come tutte le donne normali, era semplicemente una maschera di sudore. Del trucco, neanche a parlarne. Senza contare che i
poveri capelli biondi della mia amica non potevano nulla di fronte a quelle
sventole esotiche dalle chiome corvine. Anche perché lei, i capelli, se li
ritrovava sempre schiacciati e umidicci.</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
L'inferno del rimorchio.</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
E loro, coi loro fisici minuti, una seconda di bronzee tettine all'insù, nessun pelo pur essendo more, si portavano a casa i manzi migliori, senza muovere un dito, e nel giro di pochi mesi riuscivano pure a sposarseli con cerimonia tradizionale. </div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Dopo sforzi titanici per essere brillante, simpatica e interessante, Isabella era però riuscita, poco prima del suo ritorno in Italia, ad accaparrarsi un giovane londinese di 24 anni. </div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Apriti cielo. </div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Neanche a dirlo, quando tutto sembrava iniziare a filare per il verso giusto, al suo ritorno in Italia, aveva invece trovato quello che si definisce “l’uomo perfetto”. </div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Abitava da anni a pochi chilometri da casa sua, ma non l’aveva
mai visto.</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Colpo di fulmine, si chiama.<br />
Ricambiato, oltretutto. <br />
Due bicchieri dopo mi stava
ancora decantando le doti del soggetto in questione.</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
“Solo una cosa mi lascia perplessa: mi ha proposto una vacanza
insieme, per rivedermi quando sarò tornata ad Hanoi. Parla già del fatto che
prenderà due settimane di ferie per venire da me in Vietnam”.</div>
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<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; tab-stops: 313.5pt; text-align: justify;">
“Mi sfugge quale sia il problema”.</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
“Mi terrorizza. E so che mi capisci”.</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<i>Come, non capisco!? Ho aperto un blog apposta!</i><br />
Riepiloghiamo le inconsce paure femminili.<i> </i><br />
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Il male del nostro secolo: appena qualcosa inizia ad andare per il
verso giusto con un uomo, ti viene la nausea e inizi a scalciare come un
cavallo imbizzarrito per i tuoni. </div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Succede, in parole povere, che ricordi all’improvviso quanta fatica
hai fatto per imparare a stare sola e a non scendere a compromessi con un uomo
che, simile a un gatto, ama il tuo divano più di quanto ami te. Ricordi
all’improvviso in quale strana creatura isterica puoi trasformarti quando, dopo
aver lavorato tutto il giorno in qualche luogo frustrante, torni a casa e trovi
una scena da “<i style="mso-bidi-font-style: normal;">2001: Odissea nello spazio</i>”,
con il tuo uomo attonito davanti al microonde come una scimmia davanti al
monolite di Kubrick: è allora che varchi la soglia trafelata, appena in tempo
per evitare che la scimmia rompa il marchingegno infernale con la tibia di un Mammut.</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
In quei momenti decidi di metterti ai fornelli, solo per scoprire che
il frigo è vuoto perché lui si è dimenticato di avvisarti che, causa urgenze
dell’ultima ora, non ha fatto la spesa. Nella tua mente, aleggia il dubbio che
l’urgenza fosse la partita dell’Inter, e l’istinto omicida serpeggia.</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
E pensare che l’avere trovato un uomo perfetto sulla carta ti aveva
fatto pensare, per qualche attimo, che ti trovassi nel migliore dei mondi
possibili!</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
È stato in quel momento che l’empatia per il terrore di Isabella sul
“migliore dei mondi possibili” ha fatto nascere la domanda, come in
un’intuizione improvvisa: quando abbiamo smesso di credere che meritiamo un
uomo capace di fare follie per noi e che magari, stavolta, andrà tutto bene?</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Ma il prolema era ben più grande: una volta deciso di affrontare faccia a faccia il terrore del principe azzurro che, dopo quattro giorni in tua compagnia, investiva migliaia di euro per venire in Vietnam a trovarti, bisognava capire come rinunciare al compagno di giochi londinese in Vietnam, e affrontare altri sei mesi di castità forzata. Robe da matti, dopo tutta la fatica fatta per trovarsi un trombamico!</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
"Insomma, solo perché ho passato con lui quattro giorni splendidi, adesso non posso mica stare qua ad aspettarlo sei mesi come una martire!"</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<i>Benedetta amica mia, quanto sei saggia! </i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
"Beh... c'è una sola cosa da fare, cara: diglielo solo fra molti anni."<br />
<br />
<i>Morale della favola: sperare in un mondo migliore è terapeutico ma, come in tutte le cose, la moderazione è cosa saggia. </i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Auguriamo tutti buona vacanza a Isabella che, dopo un week end col londinese, parte domani col principe azzurro per due settimane di ferie! </div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
E, naturalmente, glielo dirà. Tra qualche anno.</div>
Lisahttp://www.blogger.com/profile/17936262225325464292noreply@blogger.com12tag:blogger.com,1999:blog-3652114454484140909.post-60273651332311275092013-01-08T18:28:00.000+01:002013-05-08T13:33:39.148+02:00stranezze delle donne - i nuovi mostri22 dicembre. Partenza per la montagna. Io e il manzo (Johnny) in assetto da guerra, pronti a 17 giorni di ferie. Probabilmente non succedeva dalle vacanze di terza elementare.<br />
Durante il tragitto, sento di essermi dimenticata qualcosa. Ripercorro mentalmente la valigia due o tre volte, finché si accende il campanello: il latte detergente!<br />
Niente di grave, insomma.<br />
Arriviamo sotto casa.<br />
Ore 20:30. 15 cm di neve fresca per terra.<br />
Ci organizziamo nel seguente modo: io schizzo in caldaia ad accendere riscaldamento e acqua. Lui schizza di sopra con le valigie e alza i termostati.<br />
<br />
Ecco. E' in quei momenti che vorresti morire.<br />
Sgrano gli occhi.<br />
"Amore..."<br />
"Dimmi... hai freddo?"<br />
"...le chiavi"<br />
<br />
Johnny attende, con un sorriso a metà, che io gli dica che sto scherzando.<br />
Non scherzo.<br />
Altro che latte detergente: le chiavi.<br />
<br />
Morale: torniamo a casa a prendere le chiavi e ritorniamo in montagna, cantando e ridendo per tutto il viaggio. Facciamo anche una sosta da bravi piccioncini i cui particolari vi risparmio. Si chiama prendere le cose con filosofia.<br />
Arriviamo verso le due di notte. La casa è congelata.<br />
Direttamente dal diario di bordo della prima sera di vacanza, la seguente diapositiva: io e Johnny congelati intorno ai fornelli accesi, giubbotti addosso, davanti a un pentolino di vin brulé che bolle. Praticamente due barboni a New York che si scaldano col fuoco nei bidoni.<br />
<br />
28 dicembre. Partenza per la puglia.<br />
Sono sicura di avere dimenticato qualcosa.<br />
Arriviamo davanti alla casa.<br />
"Amore..."<br />
"Lisa... a tornare indietro da qui sono otto ore"<br />
"Ma no, dai! Ho dimenticato lo spumante per Capodanno!"<br />
Sospira di sollievo: "domani ne prendo otto bottiglie." <br />
<br />
Buon anno a tutti e a presto con nuovi aneddoti.<br />
E voi? Dimenticato qualcosa dalla valigia? ;)<br />
<br />
P.S.: il pittore pazzo mi ha mandato gli sms di auguri per Natale, Capodanno e Befana firmandosi "COSI'TIVEDO".<br />
Stasera forse lo incrocio dalla dea. Potrei decidere di spezzargli le braccia o di tagliargli un tendine con delle forchettine colorate da olive ascolane. Lisahttp://www.blogger.com/profile/17936262225325464292noreply@blogger.com12