giovedì 13 settembre 2012

Patatrack - spalle al muro.

Sottotitolo: schizofrenia galoppante - io e la materia grigia.

Forse non tutti sanno che abbiamo due cervelli. Va bè, secondo questo calcolo i maschi ne hanno tre... comunque, il nostro intestino (in-test-ino) è formato da materia grigia e bianca, proprio come quella che abbiamo nel cervello, solo che è rovesciata. Insomma, lo dicono anche i medici: la pancia pensa. Per questo, a volte, Gollum (il cervello di pancia) e Smeagle (il cervello della scatola cranica) litigano come due galli nel pollaio.
Oggi vi faccio un esempio eclatante.

Dopo una serata in compagnia e un logorante mese di "siamo-ormai-amici- ma-a- tratti-ho-pensieri-strani", Johnny e io andiamo verso casa.
A 3 metri dal mio portone vediamo due della compagnia con la batteria della macchina scarica e ci fermiamo poco più avanti ad attaccare i cavi.
Facciamo due parole, li salutiamo e poi, essendo a 20 metri da casa, "faccio finta" di incamminarmi:
"Dove vai? Qua la macchina non la posso lasciare, ti accompagno"
"No, tranquillo, sono arrivata... non ti faccio rifare il giro dell'isolato!"
"Sai che supplizio, devo rifarlo comunque! Dai, scema, chiudi, lo sai che ti porto sotto casa"
Rimettiamo in moto e arriviamo al parcheggio sotto casa mia, mentre in una crisi adolescenziale di ritorno penso: forse quello spigolo è abbastanza appuntito che se ci sbatto la testa mi passano i pensieri strani.
Fortunatamente, sembra non accorgersi di nulla e continua a parlare come se niente fosse.
Io, invece, sembro uscita da una vignetta del Tempo delle mele e guardo per terra come una deficiente (salvo annuire ogni tanto) mentre fumiamo l'ultima sigaretta.

"Lisa, per favore, potresti sembrare più ritardata?"
Zitto cervello, e vedi di fare il tuo dovere: pensa ad altro!!!

"Un elefante si dondolava sopra il filo di una ragnatela... e ritenendo la cosa interessante... andò a chiamare un altro elefante! Due elefanti..."
Siamo a posto, mi sembri HAL9000 alla fine dei suoi giorni. 

Mi guarda pensieroso.
"Stai bene?"
'na favola. 
"Sì-sì"

"Sei silenziosa, qualcosa non va?"
Ma vaffanculo, scemo.
"No-no. [pausa interminabile] Sono stanca, è tardi, mi sa che è meglio... che vada."
Johnny sospira.
"Sì, Lisa, ho capito. Devo parlare?"
Apriti cielo.
"Sì"
"Ti sei sprecata, complimenti."
Oh, cervello, zitto, cosa serve che dica?!
 
Johnny blatera delle cose che potete immaginare benissimo da voi e conclude dicendo che non ha voglia di stronzate e storielle: ne ha avute fin troppe e può farne a meno.
"...quindi è meglio che tu vada a dormire, a meno che tu non voglia che diventiamo compagni di strada, oltre che di letto."

Patatrack.
Sospiro. Deglutisco. Checcazzo. Rido di me. Risospiro. Sorrido.

"Hai notato che manca la pioggia da film americano?"
Oh, cervello, guarda che non ti faccio più bere Martini se poi mi diventi così!

Patatrack.  

"E che cazzo gli dici mò? Ha ragione lui, eh... perché non è un coglione... e tu, ti sei stufata? Che gli dici, adesso? eh?"
Io non dico. Io lo tiro per la camicia. Ma con dolcezza.

Due minuti dopo:
"E questo cos'era?"
"Un sì."

4 commenti:

  1. non so cosa dire.
    mi stupisci.
    e quindi??? accasata?

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  2. Vorrai mica dirmi che devi cambiare la descrizione del tuo profilo in alto a destra???????
    E brava Lisa...

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  3. Siiiii! =)

    Ma... non è che poi non lo vediamo più? Della serie "un'altro cuoricino infranto"?

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  4. @Pam: eh sì... direi che l'attesa paga! Ma non preoccuparti: non diventerà un blog melenso.

    @La Betty: non ci avevo pensato... provvedo subito.

    @zio Sam: mi hai sentita dire "vediamo" tante volte. Mi hai mai sentita dire "sì"?

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