mercoledì 8 maggio 2013

convivendo - 1 - misteri e tormenti quotidiani

SCENA I: MONTARE UNA LAVASTOVIGLIE
Johnny: "in questa cucina dove la attacchiamo la lavastoviglie, spiegami?!"
Lisa: "spostiamo i cassetti"
Johnny: "ma come fai se il bancone è attaccato!?"
Lisa: "guarda che non è un monolite, qualcuno li ha montati e qualcuno li smonterà!!!"

SCENA 2: INSERIRE LA TESSERA ALL'AUTOLAVAGGIO
Lisa (armeggiando con la pistola): "ma perché non va il risciacquo? 'Sta roba è rotta, diosanto!!!"
Johnny: "vediamo... come hai messo la tessera?"
Lisa: "quale tessera?"
Johnny: "vuoi dire che mi hai fatto spazzolare tutta la macchina senza inserire la tessera? Dicevo che facevo una fatica bestia!"

SCENA 3: BASTA CAPIRSI
Johnny: "per favore, mi passi il cacciavite a stella?"
Lisa: "figata, cos'è!?? *__* "
Johnny: "-.- quello con la punta a croce"
Lisa: "e la stella?"
Johnny: "quale stella?"

10 commenti:

  1. lisa, un dubbio: ma johnny col cacciavite a stella stava per caso tentando di staccare il monolite?

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    1. ovviamente, metiu!Chi pensavi intendessi quando ho detto "e QUALCUNO lo smonterà"?

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    1. eh, cara... quando si monta una lavastoviglie ti assicuro che il romanticismo entra molto marginalmente nella questione!!!

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  3. mi viene in mente una scena.
    la prima casa vera, libera subito, da arredare, in porta venezia.
    sono seduto in un angolo, a terra. mi guardo attorno. vedo muri gialli. una porta. le prese elettriche, dei fili spuntare dalle predisposizioni dei punti luce.
    questo è il soggiorno, e la cucina mi è raccontata da quei tre tubi che passano sotto il nome di "attacchi": acqua calda, fredda, scarico.
    in camera è lo stesso. nessun attacco idrico ma pareti (azzurre) vuote e pavimento chiaro.
    mi chiedo quanto ci vorrà. quasi soccombo.
    eppure è anche bello. si parte così, tutto pulito, tutto da decidere. un piccolo mutuo tutto speso all'ikea.
    si tratta di tre case fa.
    e nel frattempo ho imparato delle cose, per esempio che l'avvitatore e il trapano devono essere due oggetti diversi, e che le ginocchiere servono, e che se quando monti un mobile hai due gatte ad aiutarti in realtà ci metti un po' di più ma ti pesa un po' di meno.

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    1. l'importante è sempre avere una buona dose di veggenza, quando entri in una casa da arredare. Devi capire dove sono i punti luce per le piante, in quale angolo starà bene uno specchio e specialmente come incastrare gli elettrodomestici in una stanza pensata da un architetto degli anni 2000 (problema che i nostri nonni NON avevano, sia perché non avevano elettrodomestici, sia perché i costruttori degli anni '60 sapevano che una casa deve essere fatta per essere abitata).

      In ogni caso, se hai un compagno che si fa dare la piantina dall'agenzia immobiliare, la rifà in scala più grande, prende le misure dei mobili per farne delle sagome colorate e si prende una serata per giocare a the sims e incastrare le sagome nella piantina, risparmi un po' di ansie da "piano B: dove metto il tavolo se in sala da pranzo non ci sta?"

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    2. corrisponde quasi tutto, tranne il fatto che io preferisco farmelo, un rilievo come si deve, poiché non mi fido affatto delle piantine catastali.
      poi butto su autocad e al posto dei sims gioco al piccolo nerd.
      comunque no, non arrivo a fare un rendering, mi limito a verificare la fattibilità delle idee che vengono. ad ogni casa ha sempre corrisposto una lunga meditazione sulla disposizione ergonomica, sui passaggi, sugli spazi condivisi e, perversione nostra, su dove mettere un frigorifero enorme.
      domanda: che significa "punti luce per le piante?"

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  4. non c'entra niente con il tuo post ma mi sono innamorata del tuo blog. Trattasi di puro colpo di fulmine. Quindi ti seguirò. ecco.

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  5. già una che ha il nick con la parola strega mi piace. ecco. benvenuta!

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