giovedì 31 ottobre 2013

casi clinici - pericoli del sadomaso

Forse questo post non rimarrà un caso isolato e inizierò una saga sulle mode sessuali del nuovo millennio.
Anche il sesso, infatti, fa tendenza: non lo sapevate? Circa il 10% dello spazio delle riviste femminili è dedicato a ciò che è cool a letto. Così, dopo il periodo del sesso orale, del sesso a tre e delle freudiane ricadute anali degli anni '90, oggi le riviste tentano di convincerci a farci legare, picchiare, rinchiudere con la testa in una gogna e dedicarci ad altri divertimenti simili.

Alla fine degli anni '90, ad esempio, il sesso anale passava da casus belli della caduta di Sodoma e Gomorra a un simpatico argomento di conversazione da pausa pranzo.
Ricordo ancora quel giorno in cui, davanti a un'insalata con tonno, mi trovavo mio malgrado ad origliare una conversazione del tavolo a fianco, che verteva  appunto sulle gioie del sesso anale:
femmina1: "ma tu questo sesso anale l'hai mai provato?"
femmina2: "tesoro, sai come chiamano il mio culo a Milano? La caveeerna delle meraviiiiglie!"
Inutile dire che non ho finito l'insalata.

Ebbene, oggi ci troviamo di fronte a vere e proprie  mostruosità da letto.
Leggevo, su Cosmopolitan, un articolo su come fare sesso da sobrie.
Come se la maggior parte delle donne sul pianeta non si divertisse a letto, se non dopo avere ingurgitato almeno 3 cocktail. Alcune delle tematiche affrontate dall'articolo in questione erano:
- "motivi per non fare sesso da brille: al mattino non ricordi più il suo nome!" (scusate, ma abbiamo detto "brille" o "sbronze da coma etilico"?)
- "vuoi sentirti come se fossi brilla e priva di inibizioni? sfoca lo sguardo!" (confesso che questa non l'ho capita: vuoi dire che godo di più se guardo il mio compagno di giochi con gli occhi da triglia strabica?)
- "alzati nel cuore della notte a fare pipì e, poi, fai sesso con lui: al mattino avrai la stessa sensazione di quando hai un rapporto da ubriaca e potrai chiederti se è successo davvero o l'hai solo sognato" (io mi rivolgerei agli alcolisti anonimi, cara giornalista)

Ma veniamo ora ai giochi sadomaso, cui è dedicato questo post.
Molti di voi avranno sicuramente sentito parlare del BDSM e dei contratti di sottomissione che vengono sottoscritti, anche tra coppie sposate, per mantenere costante la tensione erotica dei giochi in questione.
Secondo questi contratti, la schiava (o lo schiavo) s'impegna a rivolgersi al proprio partner sempre con deferenza e chiamandolo "master" (o "mistress"); il contratto fissa, inoltre, per iscritto le parole d'ordine per interrompere il gioco quando si fa troppo spietato, e altre amenità del genere.
Sembra anche divertente... per una settimana.
Sulle riviste, le modaiole del sesso non mancano di invitarci a farci legare con foulard, bendare con cravatte, frustare con le cinghe. Alcune si lanciano in lezioni di pissing e sponsorizzano mode cinesi sull'incredibile esperienza di farsi bendare con le mutande zozze.
Interrogando un maestro di shinigami sul punto, venivo a conoscenza di altre tecniche di piacere consistenti nel provocare una leggera asfissia nell'amante o nel chiuderle testa e mani in una gogna per mantenerla inerte.

Quello che forse in pochi sanno è che tecniche del genere, antichissime, sono presenti anche nel classico dei classici della letteratura erotica: il kamasutra.
Secondo questo manuale d'amore, esistono decine di tipi di morsi e graffi diversi, da accoppiare a numerosi tipi di grida, che i partner reciprocamente si infliggono, portando una "sana lotta" nella camera da letto. Si sottolinea anche chel'arte amorosa è un dare e ricevere reciproco, per cui "se lei bacia lui, lui bacerà lei; se lei batte lui, lui batterà lei".
Apprendiamo così di una parità dei sessi anche in epoche molto remote.
Il kamasutra passa, poi, a enumerare le serie infinite di colpi (leggi: botte da orbi) che si possono infliggere al partner durante il rapporto con le mani, con i piedi, o con l'ausilio di aghi, mazze e cunei.
Insomma, gli antichi indiani se le suonavano di santa ragione.
L'autore del testo, tuttavia, sconsiglia giochi sessuali di questo tipo, che reputa barbari a causa degli esiti infausti che possono provocare quando l'uomo, in estasi, perde il controllo della forza dei colpi.
Narra, quindi, la storia di una concubina e del suo sultano, dediti a giochi di questo tipo, per i quali si servivano di un cuneo.
Un triste giorno il sultano, durante un rapporto sessuale, uccise per sbaglio la concubina, conficcandole un cuneo nel cranio.

Morale della favola?
Se proprio volete sperimentare, imparate della storia, magistra vitae, e lasciate gli attaccapanni molto lontani dal letto!

4 commenti:

  1. La giornalista esorta a fare sesso da sobrie ma a quanto pare scrivere da ubriaca non è un problema per lei.
    Boh.

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    1. ....e speriamo vivamente che l'ispirazione per questo articolo sia nata da domande delle lettrici e non dalla sua iniziativa!!!

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  2. A parte tutto vorrei complimentarmi con la caverna delle meraviglie, ritengo che avere l'ingresso sul retro aperto come il duomo in Milano sia motivo di orgoglio.
    Ma per piacere....

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    1. ma in effetti una cosa del genere non l'ho sentita dire nemmeno da Samantha Jones...

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