lunedì 19 settembre 2011

casi clinici -2- la danza dell'amore

Cosa c'è di meglio, in un periodo di stress, dell'amico al mare?
Così pensava la mia amica Irene davanti a un aperitivo. La ricordo bene quella sera, altroché. Aveva pescato dal cappello questo biondino che aveva deciso di fare la scelta dell'eremita: viveva davanti al mare, da solo, telelavoro, sapeva cucinare e l'aveva invitata per una mini-vacanza dopo anni che non si vedevano.
"E se fosse ingrassato, se fosse diventato orrendo?" mi chiese. "Cosa ne pensi, dovrei andarci?"
Mangiucchiando la fetta d'arancia dell'aperitivo pensai cinicamente al massimo ti fai un week end al mare e torni con la tintarella... ma non lo dissi ad alta voce.
"Beh, prova... da quant'è che non vai al mare?"
"Non prendo ferie da un anno e mezzo"
"Direi che è tempo di tirare fuori il costume, bimba!"

Così, dopo quattro giorni, Irene tornò.
"Non dovevi stare via una settimana?"
"Lasciamo perdere!"
"Sushi e chiacchiera?"
Davanti a un sashimi misto (complice una settimana di pizza e patatine, eravamo assolutamente d'accordo nel non assumere carboidrati o cibi grassi di sorta) l'amica mi parlò dei giorni del terrore giacobino:
"Arrivo a casa sua alle 6 del pomeriggio, dopo 5 ore di viaggio. Neanche il tempo di farmi la doccia, aveva deciso che avrei cucinato il mio famoso vitello alle spezie. Aveva già preso gli ingredienti. Io mi sono detta: butta male!, ma non avevo ancora idea in che guaio mi stessi cacciando. Il giorno dopo sparisce tre ore e mi dice se chiama mia madre rispondi pure tu, dille che sono uscito. Se vuoi fare due passi in spiaggia sai dov'è. E lì mi ripeto: butta male.
Senonché dopo due giorni a cucinare e offrirgli gli aperitivi in spiaggia (perché il signorino dimenticava sempre il portafoglio), ovviamente non ero assolutamente nel mood giusto per andarci a letto, posto anche che il signorino lavava i denti una volta al giorno: la sera."
"Scherzi?"
"Magari."
"E non gli hai dolcemente detto che l'igiene orale è importante?"
"Con il nervoso che avevo ho solo pensato il signorino va in bianco e io vado in spiaggia."
"Mi sembra ragionevole. Insomma, un disastro?"
"Tu credi che sia finita?"
"Lo speravo"

Non era finita. La terza sera il biondino pensò bene che era giunto il tempo di darsi da fare. Complici lo scrocco dei giorni precedenti, l'alito mefitico e una Irene-massaia quantomeno inviperita, inutile dire che la signora avrebbe preferito farsi un pescatore.
Ma il gioco della seduzione di sua signoria l'eremita era appena cominciato: così, davanti a una birra e due chiacchiere, d'improvviso lui si alza e dice "Ti vedo un po' sulle tue. Ho quello che fa per te." e ammicca pure.
"Si alza dal divano e si avvicina a uno scaffale. Lì prende un incensiere da chiesa, accende del carbone e ci butta sopra un intruglio che puzzava come non so cosa."
"Cosa?"
"Sì, sì! Aspetta! Dopodiché si mette a dire delle parole strane girando intorno al tavolo, facendo dei passi strani e buttandomi 'sto fumo puzzolente addosso... io lì che non sapevo se ridere o piangere, pensavo: Irene, vai a casa, questo è matto e rischi di finire a pezzi in un cassonetto. Ma incuriosita gli domando: Scusa, cosa sarebbe tutto questo? Vengo a scoprire che è una cerimonia di Venere, così ha detto."

Immediatamente prendo il taccuino e annoto tutta la storia, provando un immenso senso di pena per Irene e i suoi giorni del terrore.
Così si concluse la danza del turibolo: lei in fuga la mattina dopo, lui provò a richiamarla, lei non rispose per settimane. Lui forse non capì, ma almeno smise di sperarci.

Da quando zolle di terra e incensi afrodisiaci con danze del tacchino annesse sono entrati a far parte della seduzione? Cos'è questa ostentazione del "sono un uomo originale" (a cui una donna sana di mente risponde: no, sei solo disturbato)?
Per quanto mi riguarda, preferisco il classico, e se proprio vuoi essere originale, comprami dei fiori: non lo fa più nessuno.

6 commenti:

  1. Ciao sono Gio,
    bella l'idea che fa l'anima del tuo blog...

    Mi sorprende come sia facile per una donna farsi sorprendere, la tattica/filosofia di vita dell'eremita "ormai" ce la siamo bruciata tutti..

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  2. Beh sai, è un po' come quella delle farfalle cinesi... quello che poi una spera è che, al di là delle scuse iniziali, uno poi sia sano di mente. ;)

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  3. Quando uno si perde di vista , c'e' un motivo...

    Quando uno arriva a ricercarti... C'e' un motivo...

    Bisogna cogliere i motivi piu' che raccogliere farfalle al volo :-)

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  4. Quando una non fa ferie da 2 anni e accetta un invito al mare, c'è un motivo.
    Il resto mi pare secondario, fa parte del gioco dei pacchi. Dati, presi e condivisi. ;)

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  5. Viviamo tempi difficilissimi eheh

    Piacere di conoscerti :)

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