mercoledì 22 agosto 2012

come fare sesso in un monastero

(Seconda puntata. Per andare alla prima scorri in basso, se no non ti trovi.)

Ecco, dicevamo che quando ho mandato a puttane le mie ferie col moroso mollando il moroso, ovviamente mi ero messa via che sarebbe stata un'estate improvvisata.
Dopo le prime settimane nel Salento e in attesa di unirmi alle amiche verso il 20 agosto, decido all'ultimo minuto quale sarà la mia nuova meta.
Un monastero buddhista.

Ero in cerca della quiete e dell'amore cosmico, dopo un anno decisamente stressante. Solo Buddha può salvarmi dalla follia omicida, mi ero detta.

Primo giorno.
Mente di Lisa: che cazzo sono venuta a fare? Qua non c'è nulla se non 'sti tibetani dal sorriso ebete e i devoti a Buddha col sorriso più ebete del loro. Maledetti fricchettoni, datemi un'ascia.

Secondo giorno.
Mente di Lisa: forse sono stressata sul serio. Volevo meditare e invece non faccio altro che lamentarmi. Proviamo a trovare 'sto amore cosmico.

Con smalto e messa in piega perfetti, mi dirigo verso il tempietto di meditazione. La scena era degna di un film di Fantozzi: "...Fantozzi e Filini meditavano dalle 7:30 del mattino alle 22, con pause pranzo e cena e due ricreazioni di mezz'ora. Il terzo giorno, Fantozzi, rientrando nella sua camera con vista colline toscane, colpito da un trasversale raggio di sole negli occhi, vide entrare in camera il Buddha. Filini, illuminato dalla santa compassione, decise di ritirarsi in silenzio sull'Himalaya per sette anni".

Molto vicina alle lacrime con cui si riaprì il mio vecchio, stanco e malconio cuore a causa delle meditazioni sulla compassione, la gratitudine, il sentirsi fortunati e un sacco di cose a cui non pensavo dal 1997, a cena mi colpì una visione divina: davanti a me si sedette un esemplare di uomo perfetto.
Il mio cuore, già aperto all'amore universale, ringraziò con le lacrime agli occhi la Sacra Famiglia, i Tre Gioielli e la Madonna del Carmine, sospirando: "dio esiste: ora c'ho le prove. TAPPHAMI LEVANTE! TAPPHAMI SE TU MI VUO' BBENE!".
Siccome è l'uomo perfetto, non mi degna di uno sguardo.
Ma, parlando con la mia vicina di tavolo, le dico quanto sono contenta del bellissimo ritiro di meditazione che sto facendo, e che non vedo l'ora che arrivino le 7:30 di mattina per tornarci.

E infatti, ore 7:30 del mattino lui è al ritiro di meditazione.
Ore 15:00: cambio posto e mi metto di fianco a lui, con la scusa che in quel posto arriva meglio l'aria del ventilatore.
Ore 19:30, il sosia di Jeff Buckley si siede di fianco a me per la cena e con somma gioia scopro che sa anche parlare.
Da brava rana pescatrice, so che il maschio (specialmente se è l'uomo perfetto e tra tre giorni sei a casa tua) va incoraggiato. Quindi gli dico che il ritiro è bellissimo ma oggi è una così bella serata che forse non vado alla meditazione.
Propone un caffé in paese.
Fingendo stupore per l'ardita proposta, dopo due secondi rispondo "beh... dai, perché no?".

Purtroppo per me, l'uomo perfetto è davvero perfetto e in poche ore gli cado tra le braccia. Due volte.
Poi pensiamo bene di dirigerci ognuno verso il suo letto e vederci l'indomani.
L'indomani è identico al primo giorno, se non fosse che la sera Jeff mi trascina a un ristorantino di pesce sul mare dove mi offre la cena, e dove decido di accendere un cero a Santo Cupido, Eros, Afrodite e il clero di Ishtar.
Il cameriere ci dice che siamo una bellissima coppia. Appena lo informiamo che ci siamo conosciuti il giorno prima in un monastero buddhista, fa una faccia incredula e dice "allora ci vado anch'io!".

Arriva il momento che la povera Lisa vada via. Abbiamo dormito tre ore, ci vediamo a colazione: lui con le occhiaie, io trasfigurata di luce cosmica (mi succede così quando passo una bella nottata, forse sono una specie di vampiro sessuale).
"Allora vai via davvero? Per un attimo ho sperato che restassi un giorno in più con me".
"Sì, parto tra 10 minuti"
"Mi lasci il tuo numero?"
Tiro fuori il bigliettino col mio numero, preventivamente profumato perché tanto in fondo rimango una quindicenne e il Buddha peggiora soltanto la situazione, lui fa per darmi il suo.
"No... tieni il mio, e se mi vuoi mi chiami, altrimenti va bene così".

Scivolo via con un bacio sulla guancia mentre mi dice "magari potremmo davvero rivederci se vuoi..."  "vedremo... chiama!".
Un'ora dopo, il suo primo sms.

E anche se so perfettamente che le storie vacanziere finiscono nel nulla dal quale cominciano, non credo avrò le forze di farmi Johnny Depp finalmente single sul tavolo della cucina, domani.
Tapphami Levante.

4 commenti:

  1. Eh, sei fortunata ad incontrare tutti questi sosia degni di nota :D
    Aspetto il terzo capitolo con trepidazione!

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  2. cara, è questione di karma! non mi stancherò mai di dirvelo: i casi umani portano karma positivo, ogni tanto! ;)

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  3. Ho riso come un matto, giuro. Post stellare.
    E mi è anche piaciuta tantissimo la tua risposta quando ti ha dato il suo numero, sei una grande.

    Ora mi vado a leggere la terza puntata!

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  4. sarò anche una grande, ma dai primi scambi di sms sono passati sei giorni di torturante silenzio.
    E io NON alzerò il telefono.
    L'importante è uscirne con classe ;)

    La terza puntata a fra pochi giorni!

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