martedì 20 settembre 2011

Fughe- 2- mai ubriacarsi col Panchina

Cosa succede se una sera, malauguratamente, ingurgiti troppa tequila e fai gli occhi dolci al Panchina, già designato come tale a sua insaputa? Ebbene, succede che il giorno dopo il Panchina ti chiama.

Il Panchina, come insegna la mia amica Camilla, è quello che non viene chiamato in campo finché uno dei titolari non si infortuna. In poche parole, viene sempre e comunque dopo il quasi-moroso e il trombamico: è quello che chiami nei periodi di carestia e peste, quando il trombamico prova a farsi la morosa e il quasi moroso è in offesissimo silenzio stampa perché ha scoperto del trombamico.
Per una definizione di quasi-moroso, diciamo che è un contratto in prova che potrebbe diventare a tempo indeterminato: essendo noi donne metropolitane fobiche dei rapporti con l'ennesimo idiota, vogliamo assicurarci di non promettere niente finché non è passato il periodo delle stelline negli occhi in cui un uomo può farci credere pressoché qualunque cosa, compreso il fatto di essere Donald Trump.
Il trombamico non ha bisogno di definizione, è il migliore amico della donna come il barista è il migliore amico dell'uomo.

Dicevo, comunque, che quella sera stavamo festeggiando qualcosa che in questo momento non mi sovviene; mettiamo che fosse un non-compleanno. Presa dalla tequila feci gli occhi dolci al Panchina, che prontamente il giorno dopo mi invitò a fare un giretto.
Non ero nemmeno scesa dalla macchina nel luogo concordato, che il soggetto partì in quarta: "dammi un bacio... finalmente ti vedo. Tu non lo sai ma ti ho sempre amata, starei con te tutta la vita."  ...'azzzzzzz....
Soggetto, frena. Calmo. Sei il Panchina, non ti devi allargare.

Passo così una domenica pomeriggio col suddetto, con un solo pensiero in testa: "ho fatto un danno, adesso come ne esco?"
Non ne esco.
Non c'è verso di portarlo alla ragione per un'intera settimana, in cui assumo la chiusura a riccio.
Ancora una volta, si impone la fuga. Con un certo senso di colpa, ma fuga.

Morale: mai ubriacarsi col Panchina: il sorriso languido potrebbe fargli pensare a una promozione a titolare.
Sorge spontanea una domanda: è concesso al Panchina di avere dei sentimenti, o sono solo incidenti di percorso? E' nelle leggi di natura che il Panchina possa innamorarsi? E se lo fa, bisognerebbe sentirsi stronze o pensare che gli passerà?
Per fortuna c'è Isotta a rincuorarmi: "Se ribalti la situazione, quanti uomini provano a tenerci in panchina?"

7 commenti:

  1. il Panchina deve essere sempre pronto!

    RispondiElimina
  2. Io sto con Isotta!! Poi qualsiasi panchina può diventare titolare... basta saper giocare!

    RispondiElimina
  3. Sarò di provincia (e infatti lo sono), ma il significato del Panchina mi sfugge. Da quello che ho capito, dovrebbe essere una specie di Trombamico di riserva o di secondo grado. O.o

    7

    RispondiElimina
  4. @squerez: ma possiamo tollerare che abbia una vita e degli impegni, dai ;)

    @walk: se un Panchina fa un canestro ne fanno un video su youtube, figuriamoci diventare titolare.... ne farebbero un kolossal. ;)

    @7: direi che hai capito, è una specie di trombamico dei periodi di carestia, non lo chiami se non sei alla frutta. :P

    RispondiElimina